#NLCronaca #GuidoniaMontecelio – Salta il finanziamento europeo per la realizzazione della strada alla Selciatella. La notizia arriva dal Cra, Comitato Risanamento Ambientale, che ora chiede “chi pagherà per il danno già fatto?”.
La nota del Cra
Su segnalazione dei cittadini e delle Associazioni locali, che da anni si battono contro lo sfruttamento del nostro territorio a fini di puro profitto delle “solite” lobby, la Commissione europea per i Fondi strutturali ha fatto sapere di aver “consultato l’Autorità di gestione del programma operativo regionale Lazio 2007-2013 allo scopo di acquisire maggiori informazioni sull’operazione in questione … nel quadro della programmazione del POR Lazio 2007-2013. L’Autorità di gestione ha informato i servizi della Commissione di aver proceduto, dopo attenta analisi, alla cancellazione dell’intervento in questione dalla lista di quelli ammissibili a finanziamento dei fondi europei e di aver proceduto alla decertificazione delle relative spese già pagate e rendicontate. L’operazione non rientra più pertanto tra quelle oggetto di co-finanziamento dei fondi europei”.
E adesso chi pagherà i danni evidenti alla storia, al paesaggio, al territorio, compiuti da amministratori asserviti ed insensibili? I cittadini ignari e già tartassati da scelte politiche ed economiche locali sbagliate? Gli enormi e deleteri sbancamenti di terreno a Tor Mastorta devono portare al ripristino dei luoghi e gli inutili e nocivi lavori stradali già effettuati dovrebbero essere addebitati a chi ciecamente e pervicacemente ha voluto portarli avanti.
Ricordiamo infatti che tali lavori non si sarebbero potuti effettuare se solo gli ideatori e gli esecutori del progetto (il trio formato dall’ex sindaco Rubeis e dai suoi superdirigenti Ferrucci e De Paolis) avessero rispettato i vincoli di legge – il parere negativo del Ministero dei Beni culturali e paesaggistici e la mancanza del necessario nulla osta della provincia di Roma – dei quali un’Amministrazione consapevole avrebbe dovuto prendere atto e, responsabilmente, fare un passo indietro nell’interesse pubblico. Ancora una volta la mobilitazione della popolazione locale è riuscita a respingere gli obiettivi imprenditoriali e politici rivelatisi distruttivi della memoria storica e delle peculiarità del territorio. Attrezziamoci per combattere ulteriori battaglie in difesa degli interessi collettivi!
UNITI SI VINCE!
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