La risposta ai sindacati dell’amministratore dell’Asa, Girardi

La risposta dell’amministratore unico dell’Asa, Francesco Girardi.   In merito allo sciopero indetto dalla sigla USB per il 20 Novembre per questioni di carattere nazionale, siamo a chiarire che le altre sigle sindacali hanno deciso di accodarsi alla USB nella stessa giornata in quanto non hanno gradito “modi e tempi” di risposta alle loro reiterate […]

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La risposta dell’amministratore unico dell’Asa, Francesco Girardi.

 

In merito allo sciopero indetto dalla sigla USB per il 20 Novembre per questioni di carattere nazionale,

siamo a chiarire che le altre sigle sindacali hanno deciso di accodarsi alla USB nella stessa giornata in quanto non hanno gradito “modi e tempi” di risposta alle loro reiterate richieste di incontro e questo lo si legge nelle comunicazioni ufficiali inoltrate in Azienda presso le nostre bacheche.

La risposta tardiva che ha cagionato l’annuncio di questo sciopero, su cui il sottoscritto ha avviato una piccola indagine interna, è comunque giunta a destino.

Si rende noto alla cittadinanza che ASA è in una fase di riorganizzazione dei turni di lavoro e delle modalità di richiesta degli straordinari, tutte disposizioni organizzative di prerogativa Aziendale ma delle quali abbiamo a partire dal 10 settembre comunque più volte aggiornato ufficialmente le sigle sindacali.

Un passaggio importante è anche quello relativo alla distribuzione dei premi di produttività Aziendale che mentre prima era previsto solo per gli impiegati Amministrativi e il Direttore, oggi proponiamo di distribuirlo equamente a tutti i lavoratori senza distinzione alcuna e di agganciarlo in percentuale fissa alla produttività Aziendale e agli intrioti dal riciclo dei rifiuti differenziati.

Una vera e propria rivoluzione, dunque, è in atto ma atta al miglioramento dell’organizzazione del lavoro che, già in fase sperimentale, sta dando i suoi desiderati frutti.

Chiariamo che le procedure di sciopero non potrebbero essere indette se non per fatti gravissimi come i licenziamenti e non certo per “modi e tempi comunicativi” non rispettati per cui si configura anche una probabile illegittimità delle richieste avanzate dalle OO.SS. esclusa la USB.

Oggetto di accordo sindacale è invece tutto quanto concerne questioni legate non all’organizzazione del lavoro in Azienda ma altre questioni di natura sindacale e diritti del lavoratore di cui non sembra esservi doglianza alcuna.

ASA Tivoli Spa a fronte delle disposizioni della Commissione di Garanzia Sciopero unitamente al fatto, per nulla secondario,

1) di aver avviato con le OO.SS. il 10 settembre u.s. trattative sindacali sulle materie oggetto dell’attuale controversia con proposte concrete;

2) di aver altresì convocato le OO. SS. per il giorno 27 novembre p.v. proprio per riprendere la trattativa, dato il silenzio delle OO.SS. in merito;

3) di aver modificato le proprie proposte inviandole a tutti i soggetti in indirizzo il 13 novembre 2015 proprio in funzione delle osservazioni emerse nel corso della prima giornata di incontro del 10 settembre 2015 a dispetto dell’assoluta carenza di controproposte della parte sindacale ,

sta ampiamente dimostrando ai lavoratori la propria reale intenzione a ricercare un accordo condiviso di pacificazione di ogni controversia per cui ritiene assolutamente fuori luogo la proclamazione della giornata di sciopero da parte delle OO.SS. e di conseguenza prevede che l’adesione allo stesso da parte degli operatori ASA sarà minima e di minimo impatto sulla cittadinanza/utente altro che augurarsi che una giornata di sciopero possa far ritornare Tivoli nel “caos rifiuti”.

Il caos rifiuti era figlio anche della mancanza di prospettive e pianificazioni Comunali oltre che del forte caos organizzativo Aziendale a cui per la prima volta negli ultimi anni si sta riuscendo a far fronte.

Per questo, avvalendosi della delibera interpretativa emanata dalla Commissione di Garanzia, l’Azienda ha predisposto il proprio piano dei servizi delle prestazioni indispensabili inserendovi anche il servizio PAP con le relative quote di personale necessario, tra l’altro strategicamente centrale nell’ambito degli odierni piani industriali di gestione ciclo – rifiuti a dispetto di quanto previsto nell’Accordo risalente ai primi anni 2000 e mai revisionato rispetto all’elenco relativo ai servizi essenziali di cui all’art.8.

Tale scelta è divenuta ormai indifferibile e obbligata vista la recente estensione del servizio PAP in Città in considerazione anche delle problematiche igieniche cagionabili agli utenti per il mancato ritiro dei rifiuti sia nel caso in cui essi siano costretti a tenere in casa lo sporco per più giorni, soprattutto l’umido, sia nel caso in cui, pur di disfarsene, lo lascino per strada o sotto la propria abitazione, esposto al ben noto fenomeno del randagismo e dei ratti di Tivoli che potrebbero disseminare, dopo averli lacerati, il contenuto dei sacchetti, riempiendo così le vie cittadine di immondizia in decomposizione e olezzo nauseabondo.

Per questo la Società ASA Tivoli Spa ha inoltrato formale richiesta alla Illustrissima Commissione di Garanzia di intervenire, esercitando i poteri alla stessa conferiti dall’art. 13, co. 1, lett. c) della legge 146/90, per invitare ufficialmente le OO.SS che hanno proclamato lo sciopero esclusa la USB, a differire la data dell’astensione dal lavoro per il tempo necessario a consentire l’esperimento della nuova organizzazione Aziendale che sta già dando ottimi risultati in merito alla riduzione degli straordinari e

dato che, come si sta ampiamente dimostrando con i fatti, l’Azienda ha tutta la volontà di sedersi al tavolo delle trattative e vi sono tutte le condizioni per una composizione bonaria della controversia generata un po’ strumentalmente mentre, inspiegabilmente, i sindacati continuano a brandire l’ascia di guerra e ad incentivare fratture e divisioni sociali fra lavoratori e Azienda oltre che gettare paura tra la cittadinanza in un momento di svolta e di riavvicinamento della stessa all’Azienda.

(Ing. Francesco Girardi – A.U. ASA Tivoli SpA).

 

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