Museo civico di Tivoli, ufficiale l’apertura. Che regalo per Natale

#NLCultura #Tivoli – Annunciato da fine novembre, finalmente è realtà. Ufficializzata l’apertura del museo Mauro Macera, il museo civico di Tivoli, il 22 dicembre alle 17.30. Un grande regalo sotto l’albero per i tiburtini. Ad inauguarare i locali degli ex Discoli sarà la mostra “Il Giubileo: percorsi della Misericordia a Tivoli”.

Al primo piano saranno allestite una o più sale con una parte del patrimonio librario antico di Tivoli, le Cinquecentine relative al giubileo. Mentre al pian terreno sarà esposta La Deposizione, sei statue in legno del 1200 che rappresentano il momento in cui il corpo di Gesù fu tolto dalla croce, attualmente ospitate presso la Cattedrale di Tivoli e che la Curia Vescovile ha concesso gratuitamente per un anno.

LA STORIA DEI “DISCOLI”

Il complesso monumentale chiamato “ex collegio della Missione”, vicino all’ingresso secondario di Villa d’Este, è ispirato alla casa della Missione di Montecitorio a Roma. È composto da cinque piani per un totale di 3.505 metri quadri, tra cui un seminterrato ed un terrazzo. 
Il palazzo, costruito sul finire del 1700 ospitò per decenni i missionari vincenziani, dal 1870 divenne un carcere minorile ed ospitò anche il quartier generale di Giuseppe Garibaldi quando passò per Tivoli. Divenne di proprietà comunale negli anni ’80, da allora non è mai stato aperto ed è stato interessato da diversi interventi di manutenzione e riqualificazione.

I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE

I primi lavori, 150 milioni delle allora lire, sono stati realizzati negli anni ’90 ed hanno riguardato il tetto che stava crollando. Vennero spesi, poi, 413 mila euro per eliminare il muro di cinta del cortile dell’ex riformatorio, così da recuperare lo spazio esterno di collegamento tra l’uscita secondaria della Villa d’Este,  Piazza dell’Annunziata e Piazza Campitelli, tornando così alla forma originaria. Nel 2003 partì un intervento più consistente, costato 2 milioni e 205 mila euro, per il consolidamento del complesso edilizio e per la ristrutturazione del piano terra, finanziati dall’allora Provincia di Roma nell’ambito del Piano Restauri. Gli ultimi lavori, 333 mila euro arrivati con un finanziamento Por Fesr per la “Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e paesistico nelle aree di particolare pregio” ottenuti dalla precedente amministrazione Gallotti, sono serviti per il completamento del primo piano.

Testo da visualizzare in slide show

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