#NLCronaca #Autostrada – Aumenti si, ma non per tutti. Per effetto degli arrotondamenti i rincari scattati il primo gennaio, del 3.45 %, hanno “salvato” i caselli di Settecamini e Lunghezza. Per tutti gli altri, Ponte di Nona, Tivoli, Castel Madama, Vicovaro e Carsoli, solo per citare quelli più utilizzati dai pendolari del quadrante nord est della provincia di Roma, le tariffe sono aumentate.
Detto di Settecamini, 1 euro invariato per 10 chilometri, e Lunghezza, 1.70 invariato per 16.6 chilometri, a Ponte di Nona si passa da 1.20 ad 1.30 per 12.4 chilometri di autostrada. Chi percorre la tratta Roma Est – Tivoli, 21 chilometri, pagherà 2.20 euro, 10 centesimi in più rispetto all’anno “vecchio”. Stesso aumento anche per Castel Madama, 3.40 euro per 33 chilometri. Si sale a 20 centesimi di aumento per Vicovaro Mandela, pedaggio arrivato a quota 4.30 euro per 41 chilometri, e per Carsoli, 6.10 euro per 59 chilometri.
Di centesimo in centesimo, anno dopo anno, i pedaggi dell’A24 e dell’A25 sono cresciuti del 187 % in tredici anni. Arrivando così, in questo 2016, a quella che sembra una vera beffa. Chi possiede una vettura diesel, a gpl o a metano, spende meno di carburante che di autostrada.
L’aumento sulla Roma – Pescara e sulla Roma – L’Aquila – Teramo è il secondo, dietro solo al + 6.5% della Torino – Milano, a fronte di un aumento medio per le autostrade italiane “fermo” allo 0.86%.
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