Raccolte sangue esterne bloccate, a rischio le scorte della Roma 5
#NLSanità #Tivoli – Raccolte sangue bloccate, nella Roma 5 i donatori non potranno più donare fuori dagli ospedali. Carenze organizzative e soprattutto carenze di personale hanno obbligato il Servizio di Immunoematologia – uno dei fiori all’occhiello dell’Asl – ad interrompere il servizio dandone comunicazione alla Regione, alla Direzione Generale ed alle associazioni di volontari che avevano già […]
#NLSanità #Tivoli – Raccolte sangue bloccate, nella Roma 5 i donatori non potranno più donare fuori dagli ospedali. Carenze organizzative e soprattutto carenze di personale hanno obbligato il Servizio di Immunoematologia – uno dei fiori all’occhiello dell’Asl – ad interrompere il servizio dandone comunicazione alla Regione, alla Direzione Generale ed alle associazioni di volontari che avevano già organizzato delle raccolte.
Il cambio di nome per l’azienda sanitaria tiburtina non ha di certo portato bene. Il nuovo anno, dopo essere iniziato con il caos nel pronto soccorso per la mancanza di posti letto per ricoverare i pazienti e con le ambulanze bloccate nel parcheggio in attesa di riavere le barelle, ore è arrivata anche quest’altra tegola che metterà a rischio le scorte di sangue. Il rischio più che per i pazienti è per i conti dell’Asl e della sanità pubblica, per sopperire al sangue non raccolto occorrerà comprarlo a circa 500 euro a sacca. Ogni giorno devono essere pronte scorte d’emergenza di 20 sacche per ogni gruppo sanguigno, scorte garantite dal Servizio Immunotrasfusionale per tutti e sei gli ospedali della Roma 5 per otto strutture private convenzionate.
Nella comunicazione alle associazioni si legge: “Si comunica che a partire dalla data odierna (l’11 gennaio) a causa della grave carenza di personale medico ed il venir meno di requisiti tecnici e organizzativi di legge, il Servizio Immunotrasfusionale della ASL ROMA 5, si vede costretto ad interrompere l’attività di raccolta esterna sangue presso le UdR afferenti allo stesso, fino a quando non verrà data dall’Azienda una soluzione ai problemi esposti”.
Le raccolte sangue in esterna sono la principale fonte di approvvigionamento, i donatori in un’Asl vasta come la Roma 5, una delle più grandi del Lazio con i suoi 70 comuni, hanno difficoltà a recarsi nei giorni lavorativi nelle strutture ospedaliere. Le raccolte nelle proprie città, soprattutto di domenica, sono una grande agevolazione a chi vuole donare il proprio sangue. Ogni “seduta” in esterna porta in dote minimo 40 sacche. Solo le associazioni di volontari che programmano ciclicamente questi appuntamenti sono almeno una ventina, a queste vanno aggiunte tutte le altre che organizzano raccolte sporadiche.
“Tivoli è l’unico centro dell’Asl che fa le raccolte esterne – ha spiegato il segretario di Roma e Rieti della Cisl FP, Dimitri Cecchinelli, che aveva già annunciato questa interruzione del servizio giorni orsono -. Servizio Immunotrasfusionale tiburtino è, in pratica, la banca del sangue della Roma 5. Le scorte devono essere assicurate quotidianamente per garantire le urgenze e, quando non sono bloccate, anche per le sedute operatore d’elezione. I problemi di carenze di attrezzature tecniche e organizzative si potevano risolvere, la carenza più grave è quella del personale. Mancano medici ed infermieri, ma non solo per il Servizio di Immunoematologia, per tutto l’Ospedale di Tivoli”.

