Polizia Locale: in servizio metà agenti. I risultati della “rivoluzione” del Corpo

#NLCronaca #Tivoli – Sei volanti al giorno, tanti servizi garantiti da pochi agenti, il 2015 della Polizia Locale si chiude con decine di migliaia di atti, operazioni ed interventi, nonostante in servizio ci sia circa la metà del personale previsto per legge. Il corpo della polizia locale tiburtina soffre, da anni, di carenza di personale tanto […]

Polizia Locale: in servizio metà agenti. I risultati della “rivoluzione” del Corpo

#NLCronaca #Tivoli – Sei volanti al giorno, tanti servizi garantiti da pochi agenti, il 2015 della Polizia Locale si chiude con decine di migliaia di atti, operazioni ed interventi, nonostante in servizio ci sia circa la metà del personale previsto per legge. Il corpo della polizia locale tiburtina soffre, da anni, di carenza di personale tanto da non fare quasi più notizia. “I vigili che non si vedono sono quelli che non esistono” ha spiegato Costanzo Periotto, consigliere delegato del Sindaco alla polizia locale.

 

In attesa che i conti dell’ente possano consentire l’assunzione di nuovi vigili, anche a tempo determinato, si cerca di far fronte alle carenze con organizzazione ed abnegazione. “Dopo aver studiato la situazione – hanno spiegato Periotto ed il comandante facente funzioni Eleonora Giusti – abbiamo attuato una profonda ristrutturazione del corpo”. L’ultima risaliva al 2004 ai tempi del comandante Modafferi ed era stata solo parzialmente modificata in questi undici anni. L’abbiamo snellita, da 9 siamo passati a 2 sezioni organizzative e 5 reparti. Facilitando anche il lavoro in sinergia”.

“Abbiamo fatto tutto quello che è stato possibile per razionalizzare le forze – ha aggiunto il consigliere del Sindaco, Periotto -. Agenti ed ufficiali stanno collaborando in maniera esemplare. Hanno un grande carico di lavoro e lo portano avanti”.

L’organizzazione, pensata per mettere “in strada” il maggior numero di vigili possibile, vede un settore Polizia Stradale, con 28 agenti tra cui 3 ufficiali. Poi i distaccamenti territoriali e quindi gli uffici per edilizia-ambientale, commercio, gestione contravvenzioni, contenzioso. In aggiunta è stata creata una sorta di ufficio affari generali per la gestione del corpo.

“Da aprile, quando il piano è stato approvato in giunta, si stanno vedendo i primi risultati – ha aggiunto Periotto – e poi piano piano stiamo rodando, aggiustando”.

 

QUANTI VIGILI IN SERVIZIO CI SONO

La coperta, però, è e resta troppo corta. “In servizio ci sono 65 persone, di questi 8 sono amministrativi che lavorano solo in ufficio. Dei restanti 57, 4 sono distaccati in Procura”. A questi, però, vanno tolti quelli in malattia, le 104, le maternità, i congedi, il part time e le aspettative, oltre ai recuperi per chi effettua i turni nel fine settimana. “Al netto di queste assenze, tutte verificate, certificate, e che spettano per legge, mediamente ci sono 35 unità in servizio al giorno. Tutto quello che è sfruttabile per strada viene sfruttato. Anche i vigili che fanno servizio in ufficio, negli orari più critici, vengono impiegati per fare viabilità”.

Inoltre il personale deve garantire una serie di attività amministrative che, per legge, hanno tempistiche da rispettare, come la notifica degli atti, la gestione delle contravvenzioni e dei ricorsi. “Stando alla legge la polizia locale dovrebbe avere in organico 2 agenti ogni 800 abitanti, Tivoli ha circa 53 mila persone censite, quindi ci dovrebbero essere 132 unità. Ce ne sono meno della metà. Dal 2006 il personale in servizio è diminuito di 27 unità, nessuna è stata reintegrata perché al momento il Comune ha le assunzioni bloccate. Non sono neanche più le condizioni per le assunzioni degli stagionali”.

IL SERVIZIO SULLE STRADE

Ogni giorno, quindi, ci sono in strada tre pattuglie al mattino ed altrettante nel pomeriggio. Una è destinata ad uno dei distaccamenti ed un’altra è di “pronto intervento” quindi oltre a coprire la zona di competenza è anche chiamata a rispondere alle tante chiamate dei cittadini, dai cani randagi, agli incidente, ai rami o cornicioni pericolanti. Quando ci sono queste chiamate, e capita che ce ne siano diverse in contemporanea tanto da aver intervenire secondo priorità e lasciando le altre in attesa, zone della città restano scoperte. “Ci inventiamo tecnici, operai – ha aggiunto il comandante Giusti -, cerchiamo di risolvere i problemi per cui siamo chiamati nel minor tempo possibile. Poi quando ci sono situazioni straordinarie, come l’alluvione del 14 ottobre, tutto il personale esce dagli uffici e viene impiegato dove serve”.

TIVOLI, CITTA’ CRITICA

Tivoli, a fronte dell’esiguo personale, le criticità della città sono tante. Non basta una rete viaria condizionata da uno sviluppo urbanistico selvaggio, la presenza ravvicinata di importanti strutture come tribunale, ospedale, distretto sanitario, grandi uffici pubblici. Tra le vie tiburtine non si riversano, quindi, solo i residenti ma anche di migliaia di persone provenienti da tutto l’hinterland. Non si può mancare di citare, inoltre, la carenza di parcheggi a servizio del centro.

“Tivoli è una realtà particolare, queste concentrazioni creano criticità. È un sistema a cui basta un minimo problema per andare in tilt”. Spesso, inoltre, il “minimo problema” è frutto dell’inciviltà di qualche automobilista.

LE SOLUZIONI POSSIBILI

Al momento, in attesa che i conti del Municipio permettano l’assunzione di nuovo personale, si sta lavorando su qualche soluzioni. Una strada potrebbe essere quella del potenziamento delle capacità di controllo stradale attraverso l’impiego della tecnologia, e quindi ad esempio l’impiego di videocamere e palmari. Utile potrebbe anche essere l’esternalizzazione di alcuni servizi, come quello contravvenzioni e contenziosi. 

(Dal nostro quindicinale XL ora in distribuzione)

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