Monti Lucretili: presentato il nuovo piano di assetto che ridisegna la riserva
#NLCronaca #Palombara – Meno vincoli per le aree coltivabili, nuovi vincoli invece su quelle da tutelare, il Parco dei Monti Lucretili si appresta a vivere la sua “seconda” vita. Presentato il nuovo Piano di Assetto, una sorta di Piano regolatore della riserva naturale, che disciplinerà la vita dell’area protetta regionale nei prossimi anni. Il Piano d’Assetto, […]
#NLCronaca #Palombara – Meno vincoli per le aree coltivabili, nuovi vincoli invece su quelle da tutelare, il Parco dei Monti Lucretili si appresta a vivere la sua “seconda” vita. Presentato il nuovo Piano di Assetto, una sorta di Piano regolatore della riserva naturale, che disciplinerà la vita dell’area protetta regionale nei prossimi anni.
Il Piano d’Assetto, che deve essere ora approvato dalla Regione Lazio, è stato presentato sabato 27 a Palombara dopo tre anni di lavoro da parte dei tecnici.
“L’aggiornamento del Piano d’Assetto del Parco – ha commentato il commissario della riserva Marcello Vasselli -, arriva dopo quasi 20 anni dalla sua realizzazione, e dopo oltre 15 anni dall’approvazione. E’ un momento importante, perché il Piano d’assetto è lo strumento che detta tutte le regole del territorio. Il lavoro di rielaborazione, partito nel 2012 con la richiesta dei fondi necessari, è stato lungo e meticoloso, perché non volevamo sprecare la grande occasione che veniva offerta al Parco di riconciliarsi con questo territorio, con i suoi cittadini, con i suoi amministratori”.
LE NOVITA’
Tra le principali novità di questo nuovo Piano c’è il recupero alla produttività di circa 2000 ettari di oliveti, prima sottoposti a vincoli eccessivi.
Sono stati esclusi dal Parco, inoltre, circa 250 ettari di zone urbane anch’esse sottoposte a vincoli eccesivi. In compenso, però, sono state inserite altrettante aree boscate e di pregio ambientale.
È prevista, poi, la riqualificazione ambientale, architettonica e paesistica del sito delle antenne e dell’albergo su Monte Gennaro, “con metodi di architettura biocompatibile e sostenibilità energetica e ambientale e sotto il controllo degli enti pubblici” ha spiegato Vasselli.
Ci saranno spazi dedicati ai bambini che potranno promuovere suggerimenti e proposti al Parco. Per i privati, in particolare aziende agricole e gestori di attività ricettive, ci sarà il coinvolgimento direttamente nella gestione di servizi turistici del parco come fattorie didattiche, centri visita, musei tematici locali.
IL PASSATO
“Comuni e cittadini – ha aggiunto Vasselli – lamentavano zonizzazioni non sempre rispondenti alla realtà del territorio, eccessi di vincoli di tipo naturalistico su aree agricole produttive, difficoltà di interpretazione e genericità di alcune normative. E la sempre presente lagnanza relativa alla necessità di dover richiedere al parco Nulla Osta anche per opere di minima entità e di nessun impatto, magari già autorizzate dal Comune o anche dalla Regione”.
IL FUTURO
“Il Piano – conclude il Commissario del parco – affronta e risolve con sapienza e metodi innovativi i problemi riscontrati nel passato, contribuisce alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro prezioso patrimonio naturale, e nello stesso tempo contribuisce a tutelare e sviluppare le nostre attività agricole e i nostri paesi. Riconosce e assegna la stessa dignità alle secolari faggete dei monti e agli storici oliveti dei nostri campi. Rivede con un criterio di equità e reale esigenza di tutela la perimetrazione, escludendo le aree più urbanizzate, i paesi che dal vecchio piano erano spesso tagliati a metà, creando disparità di trattamento e malcontenti magari su due fronti della stessa strada, e includendo in cambio aree invece ricoperte da boschi o comunque di valore ambientale”.
