#NLCronaca #GuidoniaMontecelio – Ancora polemiche intorno al centro antiviolenza di Guidonia, il nuovo capitolo in questa vicenda lo hanno scritto le associazioni che gestivano Le Lune, Differenza Donna ong, Le Pleiadi Onlus ed Arnica Onlus, fino alle proteste per lo spostamento della struttura presso i locali dell’Ihg. I nuovi locali sono stati ritenuti non idonei, oltre perché carenti dal punto di vista della riservatezza e perché così sostengono si assimili la violenza di genere a disturbi e patologie di natura psichiatrica trattati proprio nella struttura dell’Ihg.
“Contestiamo e denunciamo l’illegittimità del contenuto della determinazione dirigenziale concernente l’affidamento diretto del centro antiviolenza ad altra perché afferma fatti non veritieri e dà false motivazioni”. Inoltre le tre associazioni “diffidano pubblicamente i firmatari della determinazione dirigenziale, richiedendo di rettificare quanto in essa contenuto circa l’asserita ingiustificata interruzione del servizio da parte dell’Ati”.
LA STORIA
Dopo aver rifiutato il trasferimento dalla sede di Collefiorito a quella dell’Ihg il Comune di Guidonia Montecelio ha affidato il servizio, dopo aver scelto tra tre curricula pervenuti in municipio, ad una nuova associazione, Centrailsogno, che per sei mesi gestirà il centro in attesa di un nuovo bando.
LA PROTESTA
Le tre associazioni, con una lettera, hanno contestato alcuni passaggi della determina. “L’atto recita testualmente che noi avremmo dichiarato di non voler procedere alla firma dello schema di disciplinare (atto propedeutico alla firma del contratto di convenzione) nella riunione del primo febbraio 2016, rinunciando arbitrariamente all’incarico in oggetto”. Una rinuncia che, stando alla determina, avrebbe cagionato la “non giustificata” interruzione del servizio che, di conseguenza, ha reso necessario procedere “all’individuazione di un nuovo gestore per garantire il servizio di utilità sociale per il territorio”.
Le tre associazioni, invece, sostengono di “aver ampiamente illustrato e motivato le ragioni dell’assoluto dissenso alla decisione dell’Amministrazione Comunale di trasferire il Centro antiviolenza presso i locali della RSA dell’Italian Hospital Group, perché contraria alle finalità politiche di un Centro Antiviolenza”.
Attività del Centro che “le operatrici delle tre associazioni hanno svolto con grande professionalità e responsabilità e senza aver ricevuto per ben 8 mesi, dal 2 maggio ad oggi, alcun riconoscimento economico. Dunque mai alcuna interruzione del servizio è stata causata né alcuna rinuncia non giustificata è stata fatta da parte delle associazioni, che invece contrariamente a quanto sostenuto nella delibera, hanno svolto la loro attività nella più totale disponibilità, impegno, professionalità e responsabilità fino a quando ciò non è stato loro impedito con lo sgombero del centro Le Lune e il trasferimento presso i locali dell’Ihg”.
“E’ stata resa la piena disponibilità a proseguire il servizio in un luogo consono ad ospitare un centro antiviolenza”.
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