#NLPolitica #Tivoli – Polemica sugli atti delle Acque Albule, società al 60% di proprietà del comune di Tivoli. Ad attaccare l’Amministrazione è Andrea Napoleoni, Progetto Tivoli, dopo che una sua richiesta di accesso agli atti dell’11 febbraio scorso è rimasta lettera morta.
LA NOTA DI NAPOLEONI
Non avrei mai immaginato di dover percepire lo stesso clima di opacità vissuto durante le precedenti amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra sulla gestione delle Terme Acque Albule Spa, che ricordo essere partecipata dal Comune di Tivoli al 60%. L’11 febbraio scorso ho protocollato una richiesta di accesso agli atti per avere copia dei verbali dei Consigli di Amministrazione degli ultimi due anni, al fine di controllare l’effettivo adempimento degli indirizzi del Consiglio Comunale deliberati con due specifiche mozioni nel 2014 e nel 2015. L’Amministratore delegato della società comunica (dopo circa un mese dalla richiesta) che “è impossibile trasmettere gli atti”. A fronte delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio comunale, Maria Rosaria Cecchetti, della Segretaria Generale, Dott.ssa Lucia Leto e del collega Attilia, che ringrazio per il senso di responsabilità, a nome della maggioranza, che sostenevano il mio diritto ad ottenere i documenti richiesti, il Sindaco Proietti ha liquidato la questione dichiarando che avrebbe chiesto un parere legale in merito. E’ trascorso un altro mese e non ho ricevuto alcun atto.
Per correttezza di informazione riporto quanto contenuto nel programma elettorale della coalizione che ho sostenuto in materia di trasparenza: ” assicurare la tracciabilità e la consultabilità on-line di tutti gli atti dell’Amministrazione e delle aziende pubbliche, per stimolare la partecipazione diretta ed il controllo da parte dei cittadini”. Aggiungo che l’art. 14, comma 9, dello Statuto Comunale, l’art. 10, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale nonché l’art. 43 del Testo Unico sugli Enti locali, garantiscono inequivocabilmente ai Consiglieri Comunali il diritto ad ottenere atti e documenti dalle aziende partecipate.
Mi domando a questo punto cosa ci sia da nascondere e quali siano le preoccupazioni del management dell’Azienda (che peraltro, ad oggi, vede due membri del CDA nominati dal Sindaco Proietti).
Ricordo che l’azienda termale gode di una sub-concessione mineraria sul nostro territorio e che ha ricevuto dal Comune di Tivoli aree edificabili e concessioni edilizie e che è in fase di avvio la cessione della quota pubblica sul mercato; in virtù di questi eventi di straordinaria rilevanza per la nostra comunità, ritengo ancor più doveroso un atteggiamento cristallino e ineccepibile da parte della società e dell’Amministrazione comunale.
A questo punto mi rivolgo direttamente al Presidente delle Terme, dottor Giovanni Mantovani, nominato dal Sindaco Proietti, affinché produca prima possibile gli atti per consentire al sottoscritto di esercitare il proprio ruolo di consigliere comunale, al momento compromesso dal diniego dell’Amministratore Delegato delle Terme e dall’inerzia del Sindaco Proietti.”
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