Tragico incidente all’Albuccione, la dinamica e chi era la vittima
#NLCronaca #GuidoniaMontecelio – Una moglie e tre figli, questo lascia l’uomo di 37 anni investito domenica sera all’Albuccione. La vittima dell’incidente, 37 anni, è uno dei nomadi di origine siciliana che da anni vivono nelle periferie di Tivoli e Guidonia Montecelio. Lui, Francesco D’Amico, era appoggiato ad un palo su via Alcide De Gasperi quando […]
#NLCronaca #GuidoniaMontecelio – Una moglie e tre figli, questo lascia l’uomo di 37 anni investito domenica sera all’Albuccione. La vittima dell’incidente, 37 anni, è uno dei nomadi di origine siciliana che da anni vivono nelle periferie di Tivoli e Guidonia Montecelio. Lui, Francesco D’Amico, era appoggiato ad un palo su via Alcide De Gasperi quando un furgone l’ha travolto davanti alla sua famiglia. Alla guida del mezzo un romeno di 35 anni, che era sotto l’effetto dell’alcol, che si è subito fermato ed ha chiamato i soccorsi. Per lui sono comunque scattate le manette e dovrà rispondere del reato di omicidio stradale. Inutile, per D’Amico, la corsa all’ospedale di Tivoli ed il tentativo disperato di salvarlo, operandolo d’urgenza, dei medici del San Giovanni Evangelista.
LA VITTIMA
Francesco D’Amico come era solito fare ogni sera stava chiacchierando con la sua famiglia vicino l’accampamento di via Alcide De Gasperi all’Albuccione. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della tenenza di Guidonia diretti dal capitano Alessandro Caprio, che hanno raccolto le testimonianze dei familiari della vittima, il furgone Opel Condrò aveva imboccato la strada da via Tiburtina e poi improvvisamente aveva iniziato a sbandare. D’Amico, purtroppo, dava le spalle alla strada e non si è accorto di quello che stava accadendo e, quindi, non ha avuto modo di allontanarsi.
Il guidatore, che si è fermato, ha rischiato il linciaggio da parte dei presenti, per sua fortuna sono subito accorsi i carabinieri di Guidonia che l’hanno portato in carcere. D’Amico, dopo l’autopsia disposta dal Pm, sarà riportato nel suo paese d’origine, Adrano in Sicilia. Sul posto sono accorsi parenti ed amici del nomade giunti all’Albuccione da tutta Italia.
