#NLCronaca #Tivoli – Maxi sequestro dei finanzieri del gruppo di Tivoli, i militari hanno messo i sigilli a beni per un valore di 12 milioni a due fratelli assicuratori che avevano evaso il fisco per oltre 23 milioni di euro. Le fiamme gialle tiburtine sono riuscite a concludere l’operazione al termine di due anni di indagini serrate in cui hanno dovuto fare i conti con i diversi tentativi della coppia di evasori di eludere i controlli spostando i conti correnti, i soldi e la proprietà dei beni tra Italia, Principato di Monaco e Svizzera. I sigilli sono stati apposti a tre ville sul lago di Bracciano, un super attivo a Roma in zona Aurelia ed altre proprietà immobiliari sempre nella Capitale.
Le indagini sono partite dalla denuncia di alcuni clienti, dell’hinterland tiburtino, dei due assicuratori romani. Le fiamme gialle di Tivoli hanno dapprima sottoposto i due fratelli a una verifica fiscale, ricorrendo anche ad accertamenti sui rispettivi conti correnti postali e bancari, per dimensionare il loro effettivo giro d’affari. È così emerso che i due avevano conseguito, grazie all’attività di consulenza rivolta per lo più a vittime di gravissimi sinistri stradali anche mortali, compensi per oltre 70 milioni di euro, dichiarando al Fisco – negli anni dal 2009 al 2013 – una parte irrisoria del loro ammontare ed omettendo il versamento di imposte dirette per oltre 16 milioni e di IVA per altri circa 7 milioni di euro.
LA “FUGA”
I due indagati, fiutata la situazione, si affrettarono a chiudere in tutta fretta i loro rapporti finanziari in Italia trasferendo i soldi nel Principato di Monaco. Inoltre avevano provveduto ad intestare le proprietà a parenti residenti in Svizzera scongiurando per un soffio un primo provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma.
IL NUOVO SEQUESTRO
Non dandosi per vinti, però, i finanzieri di Tivoli hanno continuato a ricostruire le proprietà dei due assicuratori chiedendo all’Autorità Giudiziaria di emettere un nuovo decreto che, questa volta, è “andato a segno”. Sono state così sequestrate tre lussuose ville ubicate, sul Lago di Bracciano e di cui due con piscina, di un super attico ed appartamento ad uso ufficio nel quartiere Aurelio di Roma, oltre a vari box e cantine, per un valore stimato di oltre 12 milioni di euro.
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