#NLCronaca #Tivoli – E’ stato deciso il futuro per i cani di stacchini, purtroppo gli animali dell’ex baraccopoli finiranno nei canili. Mentre si spera che il trasferimento in queste strutture non sia una “sentenza definitiva”, da lunedì sono cominciate le operazione di cattura. “La possibilità di rilasciarli a seguito dell’apposizione del chip, la profilassi, la sterilizzazione è sfumata, per loro si apriranno le porte del canile. E’ scelta dolorosa, ma l’alternativa erano nascite senza sosta di altri disperati in un territorio dove il randagismo è ancora da contrastare”, ha commentato Roberta Piacentini, Consigliere del Sindaco per la tutela degli animali.
I cani, una trentina, erano rimasti nell’area dell’ex baraccopoli dopo lo sgombero di un anno fa. Un gruppo di volontari, grazie all’aiuto di tanti tiburtini che in questi mesi hanno donato cibo per gli animali, li ha accuditi. Nell’area c’erano anche decine di gatti che i volontari sono riusciti a prendere e a far adottare.
“Ho proposto all’Amministrazione – ha aggiunto Piacentini – di aiutare questi poveri cani, spesso non socializzati, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato animalista, occorreranno per loro anche degli educatori, o per loro la gabbia sarà la loro tomba. Mi auguro presto aprano un tavolo anche l’associazione Enpa Valle Aniene e Monti Lucretili che in passato si è occupata di aiutare i cani delle cave finiti in canile nel 2012, e affidati grazie ad un lavoro di risocializzazione degli stessi. E’ urgente anche le associazioni di volontariato animalista possano finalmente promuovere le adozioni nei canili, abbiamo già molti invisibili, la legalità deve essere garantita e come devono essere rispettate”.
Il problema del randagismo, purtroppo, va oltre i cani di Stacchini: “Se vogliamo che questo territorio non sia più popolato di randagi, occorre controllo, occorre che i canili siano luogo di transito e non galera a vita per i cani, è denaro pubblico, è sofferenza per gli animali, Tivoli deve cambiare registro una volta per tutte. Troppo tempo è stato perso. Sono solo animali per qualcuno, ma i ritardi gravano sulle casse comunali e in un periodo di crisi è ingiustificabile lasciare nascere randagi con i canili già pieni.
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