#NLCronaca #Tivoli – Attacchi e contro-attacchi, scambio di accuse tra Cgil, Sel e l’Asa. Una lettera del sindacato fa intervenire il partito che, a sua volta, innesca un’infuocata riposta dall’azienda municipalizzata.
Oggetto delle polemiche una foto di una guardia ambientale del Congeav, un’associazione di volontariato che svolge alcune mansioni (tra cui ad esempio il presidio delle Pcp ed il controllo dell’orario di conferimento dei rifiuti) per conto dell’Asa. Tra le mansioni non figurano compiti “in sostituzione” dell’Asa, ovvero i volontari non possono fare lavori di competenza degli operatori dell’Azienda.
La Cgil e Sel chiedono conto della fotografia, ovvero se il volontario stava effettuando un servizio al posto di un operatore Asa, e “riservandoci – spiegano da Sel – di adire alla procura della repubblica nel caso in cui non siano fornite dalla dirigenza aziendale Asa Spa”. Infuocata la replica della Municipalizzata che, oltre a negare servizi di Asa svolti dal Congeav, attacca il Sindacato per un “Atto di violazione del CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro, ndr) e del codice etico aziendale”.
IL COMUNICATO DI SEL
“Siamo venuti in possesso di questa foto – spiegano da Sel -. Essa mostra un operatore ecologico che indossa una maglietta recante la scritta “CONGEAV”, mentre porta con se tutto l’occorrente per la pulizia delle strade, al pari di un normale operaio dell’ASA Spa”.
“Nella convenzione stipulata tra Asa e Congeav – proseguono – si afferma testualmente che ‘La collaborazione dei volontari in nessun caso potrà costituire condizione o presupposto per essere sostitutiva di mansioni proprie del personale dipendente’. Quindi Congeav non è né una cooperativa né una società di servizi ecologici, ma soltanto un’associazione di volontariato”.
Poi, attaccano da Sinistra Ecologia e Libertà: “Se l’immagine in fotografia fosse vera, avremmo una conferma circa le soluzioni adottate dalla dirigenza dell’Asa Spa per far fronte ai problemi connessi alla pulizia della città: il ricorso allo sfruttamento di lavoro gratuito e volontario, o peggio salariato, ma privo di tutele di qualsiasi sorta. Se l’immagine fosse vera, Asa Spa realizza i suoi compiti di istituto per mezzo anche di personale ‘volontario’. La legge sul volontariato e le leggi sul lavoro su questo punto sono chiare: la caratteristica di ‘volontario’ non qualifica l’associazione, e non esiste lavoro ‘volontario’. Il lavoro quindi va pagato, con tutte le tutele connesse: previdenziali, assistenziali, contrattuali e di salute e sicurezza”.
Inoltre “Se Congeav utilizza i mezzi di proprietà dell’Asa Spa per finalità proprie del servizio di raccolta dei rifiuti, saremmo di fronte ad un fatto di gravità assoluta. Perché così si elude il contratto di servizio che lega il Comune di Tivoli ad Asa Spa, per il quale Asa Spa viene pagata. Perché così si trasgrediscono le norme a tutela del lavoro. Perché così si eludono le norme contributive e previdenziali. Perché così si trasgrediscono le norme sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Perché così si trasgrediscono anche le norme sul volontariato. Alla luce di questo, resta soltanto, come misura di tutela dell’incolumità dei lavoratori “volontari”, come misura di tutela delle responsabilità che legano committente ed esecutore di pubblici servizi, che siano verificate le immagini riportate sulle foto e le denunce della CGIL FP, riservandoci di adire alla procura della repubblica nel caso in cui non siano fornite dalla dirigenza aziendale Asa Spa”.
LA RISPOSTA DELL’ASA
“Allo scrivente – risponde l’amministratore unico di Asa, Francesco Girardi – non risulta alcun servizio di competenza ASA svolto da personale non aziendale. Chiediamo maggiori dettagli in merito a quanto richiesto e chiarimenti su come un comunicato soggetto agli obblighi di segretezza di.cui all’art. 66 del CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro, ndr), sia stato così inopportunamente divulgato su social network cagionando grave danno all’immagine aziendale. La Congeav esplica una convenzione su servizi legati ad emergenza rifiuti cittadina e presidi territoriali nelle attività pubbliche finalizzate alla riduzione del fenomeno dell’abbandono rifiuti (soprattutto ingombranti e raee cannibalizzati)”.
“Il sottoscritto andrà fino in fondo per intervenire su chi tra gli iscritti Cgil aziendali, si è macchiato di questo ennesimo atto di violazione del CCNL e del codice etico aziendale”.
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