Domani Giovedì 15 settembre presso le scuderie Estensi a Tivoli alle ore 17,30 serata dedicata al dialetto Tiburtino. Con il patrocinio del Comune di Tivoli, che l’ha inserita nelle manifestazioni del Settembre Tiburtino, l’incontro sarà dedicato a Evaristo Petrocchi e sarà curato dal prof. Franco Sciarretta insieme agli alunni del corso LUIG di “Storia del Dialetto Tiburtino” (Carnevali Gabriella, Cerroni Maria, D’Angelo Fernanda, Gozzi Luciano, Nobilia Luigi, Nonne Italo, Sabbantonio Trento, Stefanini Stefania).
Verranno lette le poesie in dialetto
“Lu tempiu della Sibilla” di Tito Silvani
“Arivederci Tivuli” di Giovanna Consalvi
“Autunno a Tivuli” di Fiorenzo Cialone
“L’acqua sorfa” di Evaristo Petrocchi
“Lo pizzutellu” di Vincenzo Borgia
“Formicone” di Lidua Mariotti
“Mastru Peppe” di Lidua Mariotti
“Lu medicu Alegri” di Evaristo Petrocchi
“Quilli sì ch’èranu témpi bbélli” di Delfino Sciarretta
“La brullezza” di Vincenzo Borgia
“La nascita de Gesù” di Tito Silvani
“Amore de nonna” di Tito Silvani
“La ninna nanna” di Tito Silvani
“Era febbraru” di Marcello De Santis
“Eppò tira a campà” di Marcello De Santis
e le composizioni degli allievi
“Tivoli 26 maggio 1944” di Maria Cerroni
“Tivuli Superbum” di Maria Cerroni
“Lucianu lu postinu” di Luciano Gozzi
La serata rappresenta la conclusione del corso di dialetto tiburtino svolto presso la Libera Università Igino Giordani (LUIG), e darà una testimonianza della padronanza raggiunta dagli allievi sia nella lettura che nella composizione di brani in dialetto tiburtino.
Gli allievi hanno seguito i corsi con notevole interesse, maturando una preparazione più che soddisfacente. Non di rado sono stati collaboratori del docente, soprattutto nella ricerca di parole rare, di cui si è sempre analizzata l’etimologia ed una spiegazione il più possibile razionale.
Gli autori scelti come modello sono stati essenzialmente Evaristo Petrocchi, Tito Silvani, Lidua Mariotti, Dante Corneli, Marisa Milani, Domenico Viglietta, Mimma Azzari, Giovanna Consalvi Colanera, Giovanna Mosti, Adalberto Marinucci, Marcello De Sanctis, Vincenzo Borgia. Ad essi vanno aggiunti molti altri scrittori viventi, di cui si sono selezionate le composizioni più significative.
Per quanto sia difficile raggiungere i vertici dei grandi scrittori tiburtini e massimamente di Evaristo Petrocchi, pure ci si è sforzati di ricrearne lo spirito con poesie di personale creazione, il più possibile vicine all’anima popolare.
Un particolare risalto è stato dato ai lavori sul dialetto di Igino Giordani, autore del primo studio scientifico del volgare tiburtino, e, più recentemente del lavoro di Antonio Mancini, che nel 1984 pubblicò “La lingua Tiburtina”.
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