Un nuovo film farà tappa a Tivoli, da lunedì al via le riprese de La Banda dei Tre. La pellicola, tratta dal romanzo di Carlo Callegari, avrà la regia di Francesco Maria Dominedò e prevede un cast d’eccezione. Alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico italiano faranno tappa tra le vie e le piazze di Tivoli.
Se confermate le indiscrezioni del portale Sugarpulp.it, dovrebbero girare il film personaggi del calibro di Francesco Pannofino (l’unico attore che sicuramente sarà nel film avendolo dichiarato lui stesso in televisione a Rai1), Marco Bocci, Carlo Buccirosso, J Ax, Matteo Branciamore e Pupo.
La Banda dei Tre, che dovrebbe uscire nelle sale nel 2017, è un noir in stile italiano prodotto da Format. Le riprese avverano in collaborazione con la Tivoli – Valle dell’Aniene Film Commission e con l’Assessorato alla Cultura e Turismo. Già effettuati i sopralluoghi per scegliere le location.
“L’inizio delle riprese – fanno sapere dalla Film Commission – è previsto a partire da lunedì 17 ottobre per la durata di cinque settimane e saranno realizzate tra Roma, Tivoli e dintorni. Con questo film si ha lo scopo di dare una positiva visibilità alla città di Tivoli in quanto molte scene del film saranno girate in esterno.
Lo scenografo Fabrizio D’Arpino ha già effettuato dei sopralluoghi a Tivoli, individuando delle location intorno al centro storico, molto caratteristico e con interessanti scorci e monumenti conosciuti in tutto il mondo. In base ai tempi di post produzione si cercherà di portare il film ai più prestigiosi festival /eventi previsti prima dell’uscita in sala.
Questo lungometraggio è un’ottima opportunità per la città tiburtina che la vedrà risvegliarsi in questo periodo di riprese e vivere un’esperienza importante”.
“Saluto con entusiasmo – aggiunge l’assessore Barberini – la seconda produzione per questo primo lungometraggio dopo il corto Numero 10 e ringrazio la Film Commission e la produzione per aver dirottato questo progetto sulla città di Tivoli che saprà mostrarsi come al solito molto accogliente. La fabbrica di cultura continua e io sono soddisfatto di tutto questo”.
Claudio Bambola è un agente della narcotici infiltrato a Padova. Dopo due anni di duro lavoro sta per portare a termine una retata da prima pagina che finalmente gli permetterà di cambiare vita: il sequestro di una partita da venti chili di cocaina purissima.
Ma nello scambio della droga si intromette una gang di mafiosi russi, i fratelli Makarovic, e tutti i piani saltano. Durante la sparatoria Bambola uccide uno dei tre fratelli, e per sopravvivere si vedrà costretto a chiedere aiuto alle stesse persone che prima doveva incastrare: Tony Piccolo, un nano spacciatore e pistolero, e Silvano Magagnin detto il Boa, ex tossicodipendente convertitosi ai furti in appartamento e in perenne crisi mistico-religiosa, che diventeranno i suoi nuovi quanto improbabili compagni d’avventura.
In un vorticoso susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena, la banda dei tre verrà coinvolta in inseguimenti e sparatorie al limite del grottesco, sullo sfondo di una Padova notturna e di confine.
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