Scoperta grazie ai controlli dell’Asl è finita in cella una dipendente, impiegata infedele, della Roma 5. La donna in tre anni si sarebbe fatta “da sola” bonifici per oltre 300 mila euro, spesi poi per beni di lusso. Dopo l’arresto, effettuato dai carabinieri della Stazione di Tivoli, è stata sospesa dal lavoro.
Stando alle indagini condotte dai carabinieri di Tivoli, dirette dalla Procura della Repubblica tiburtina, l’ impiegata infedele in tre anni avrebbe approfittato del suo incarico e con il suo account avrebbe effettuato bonifici sul conto di cui era cointestataria per circa 311 mila euro. I soldi figuravano come rimborsi ad una persona, di sua fiducia, per il servizio trasporti per i pazienti in dialisi. Senza che il beneficiario di tutti questi bonifici ne avesse diritto.
A far scoprire il Vaso di Pandora la stessa Asl durante dei controlli sulle uscite dell’Azienda. L’ammanco è stato subito notato ed è scatta la denuncia, lo scorso 12 ottobre. Le indagini, dalla Stazione di Tivoli coordinata dal Comando di Compagnia e sotto l’egida della locale Procura della Repubblica, hanno raccolto diversi elementi contro l’ impiegata infedele.
La Procura ha chiesto, ed ottenuto dal Gip del tribunale tiburtino, un’ordinanza di custodia cautelare eseguita la scorsa settimana.
Tra le prove raccolte contro l’ impiegata infedele anche l’analisi sui conti correnti in uso all’impiegata, che facevano registrare ingenti somme in entrata. Inoltre tutti i bonifici della dipendente erano stati effettuati con il suo identificativo e la sua password.
I soldi venivano poi prelevati al bancomat dalla stessa donna così da conservare il saldo del conto corrente molto basso o addirittura negativo, per non destare sospetti. L’ impiegata infedele è stata fermata presso la sua abitazione, nel sublacense, ed è stata tradotta presso il carcere di Rebibbia.
Dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria di Tivoli hanno subito annunciato che l’ impiegata infedele è stata sospesa.
“Grazie ai controlli interni messi in atto dall’Azienda sono state evidenziate delle irregolarità che hanno portato la Asl Rm5 a sporgere denuncia nei confronti di una propria impiegata che si sarebbe resa responsabile di un ammanco di cassa. A tal riguardo l’Azienda ha sospeso in via cautelativa l’impiegata e si costituirà parte civile”.
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