Scoperta archeologica a Marcellina, trovata “beauty farm” di 2200 anni fa
Scoperta archeologica a Marcellina, trovate terme romane nelle campagne. Si tratta di un incredibile ritrovamento avvenuto durante i lavori per il Gasdotto Mediterraneo-Italia. I resti si trovano in località Pozzo Grande presso Fonte Manfrella. Si tratta di una beauty farm del secondo secolo Avanti Cristo. A darne notizia è stato l’archeologo Zaccaria Mari, funzionario responsabile […]
Scoperta archeologica a Marcellina, trovate terme romane nelle campagne. Si tratta di un incredibile ritrovamento avvenuto durante i lavori per il Gasdotto Mediterraneo-Italia. I resti si trovano in località Pozzo Grande presso Fonte Manfrella. Si tratta di una beauty farm del secondo secolo Avanti Cristo. A darne notizia è stato l’archeologo Zaccaria Mari, funzionario responsabile di zona per la Soprintendenza del Lazio, intervistato da Il Messaggero.
Il ritrovamento ha dell’incredibile perché, in quella zona di campagna, non c’erano notizie di reperti archeologici. Si tratterebbe, secondo Zaccaria Mari di terme di campagna, ad uso della popolazione rurale.
LA SCOPERTA ARCHEOLOGICA A MARCELLINA
La scoperta è stata del tutto casuale. Durante i lavori per interrare un tubo, del diametro di due metri, per il gasdotto della Snam gli operai hanno trovato i resti romani. Al momento i reperti, per garantirne la conservazione, saranno reinterrati ma a gennaio queste terme saranno protagoniste di un convegno scientifico.
LA STORIA DELLE TERME ROMANE
Nel secondo secolo le terme, come spiegato da Zaccaria Mari nell’intervista del primo dicembre su Il Messaggero, iniziavano a comparire nelle grandi città. Ma nessuno si sarebbe aspettato di trovarle in aperta campagna, e questo rende unico il ritrovamento di Marcellina. L’antica Tibur, del resto, era troppo lontana da Pozzo Grande. Una testimonianza, quindi, dell’elevato livello sociale e tenore di vita dei signori rurali.
I reperti erano rimasti coperti per due millenni da una frana. Oltre alle sale delle terme è stata trovata anche una lunga strada di accesso, lastricata, di cui un tratto anche coperto da volte. Ci sono, poi, delle vasche per alimentare le terme più a monte. A quel tempo, inoltre, accanto alle terme c’era anche un fiumiciattolo.
