Tentati furti di rifiuti, “sventati” tre colpi all’isola ecologica de La Prece

Tentati furti di rifiuti, “sventati” tre colpi all’isola ecologica de La Prece. L’eco centro dell’Asa, per i trafficanti di spazzatura da riciclare, è una sorta di banca a cielo aperto con ogni sorta di tesoro. Negli ultimi giorni due volte sono stati presi di mira i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ovvero elettrodomestici ed […]

Tentati furti di rifiuti, “sventati” tre colpi all’isola ecologica de La Prece

Tentati furti di rifiuti, “sventati” tre colpi all’isola ecologica de La Prece. L’eco centro dell’Asa, per i trafficanti di spazzatura da riciclare, è una sorta di banca a cielo aperto con ogni sorta di tesoro.

Negli ultimi giorni due volte sono stati presi di mira i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ovvero elettrodomestici ed apparecchiature tecnologiche. Martedì, poi, è stata la volta degli olii vegetali. Tutti “scarti” con un alto valore commerciale nel mercato del riciclo.

Per i Raee alcune persone si erano spacciate per un’associazione che raccoglie elettrodomestici da sistemare e donare ai terremotati di Amatrice. Gli operatori del centro, che ogni giorno devono fronteggiare tentativi di furto, hanno fatto buona guardia ed hanno parlato della proposta alla direzione dell’Asa che ha offerto alla fantomatica associazione di stilare un protocollo d’intesa. A questo punto, però, le persone si sono dileguate.

Ancora più rocambolesco, invece, il tentativo di martedì mattina. Due persone sono entrate su un furgoncino dall’ingresso riservato al personale. Giunti nel piazzale dell’isola ecologica hanno dichiarato di essere operai della ditta incaricata di raccogliere l’olio usato. Anche in questo caso, però, gli addetti dell’eco centro hanno fatto buona guardia. Hanno chiesto le generalità ed i documenti per il trasporto. Posti con le spalle al muro, i due avrebbero anche offerto del denaro al personale dell’Asa per poter comunque caricare l’olio ma gli operatori si sono visti bene dall’accettare ed hanno chiamato le forze dell’ordine.