Guidonia, creditori alla porta: il piano operativo dei pagamenti entro il 20 aprile

Guidonia, creditori alla porta: il piano operativo dei pagamenti entro il 20 aprile. I rappresentanti delle cooperative che hanno manifestato a fine marzo in pazza Matteotti saranno ricevuti in Comune l’11 aprile. A Guidonia i conti sono in rosso, i creditori devono essere pagati e non c’è più tempo da perdere. “A rischio – scrive il commissario […]

Guidonia, creditori alla porta: il piano operativo dei pagamenti entro il 20 aprile

Guidonia, creditori alla porta: il piano operativo dei pagamenti entro il 20 aprile. I rappresentanti delle cooperative che hanno manifestato a fine marzo in pazza Matteotti saranno ricevuti in Comune l’11 aprile. A Guidonia i conti sono in rosso, i creditori devono essere pagati e non c’è più tempo da perdere. “A rischio – scrive il commissario prefettizio Alessandra Nigro in una direttiva a tutti i dirigenti (ai quali chiede “massima attenzione, professionalità e senso di responsabilità) – i servizi essenziali e la funzionalità dell’Ente stesso”. Il piano operativo dei pagamenti deve essere pronto entro il 20 aprile.

LA MANIFESTAZIONE DEL 28 MARZO

Il 28 marzo a scendere in piazza sono state anche le operatrici delle cooperative che gestiscono il servizio di assistenza scolastica ai bambini disabili che si trovano senza stipendio. Il Comune ha un debito di quasi due milioni di euro con le cooperative che non sono più in grado di anticipare di tasca propria. E allora si “deve procedere con urgenza alla predisposizione di una dettagliata pianificazione dei flussi finanziari – si legge ancora nella direttiva del commissario –  e, entro il 20 aprile 2017, del Piano operativo dei pagamenti”. Nel frattempo i rappresentanti delle cooperative che hanno manifestato a fine marzo in pazza Matteotti saranno ricevuti in Comune l’11 aprile.

LA DIRETTIVA DEL COMMISSARIO, LA SITUAZIONE DEI PAGAMENTI

“La gestione commissariale, sin dall’insediamento, – si legge in una nota del commissario – ha dovuto affrontare, tra l’altro, una situazione finanziaria caratterizzata da un rilevante saldo negativo di cassa, un costante ricorso all’anticipazione di tesoreria e da un considerevole ammontare di fatture insolute, nonché dal mancato rispetto dei “tempi di pagamento”.

IL PIANO DEI PAGAMENTI – UN CRONOPROGRAMMA IN PROGRESS

“Compatibilmente con il Piano di riequilibrio finanziario, approvato il 6 marzo 2017 – nonché con i necessari adempimenti e verifiche di carattere amministrativo-contabile, già in corso – ed al fine di garantire la piena funzionalità del Comune e contrastare gli effetti di ricaduta su servizi e operatori, è in via di definizione un piano di pagamenti con relativo cronoprogramma da attuarsi, in progress, a favore dei creditori dell’Ente”.

LA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA DEL COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO

Sono oltre 40 i milioni di euro di debito della terza città del Lazio, “situazione che ha portato al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ed alla richiesta di accesso al fondo di rotazione”. “Come noto – scrive il commissario Nigro – , tra le varie problematiche che caratterizzano detta situazione rileva, in particolare, la presenza di un considerevole ammontare di fatture insolute ed il mancato rispetto dei tempi di pagamento. Il tema dei pagamenti – e della loro tempestività – ha assunto una rilevanza via via crescente atteso che notevoli ritardi nelle relative procedure, oltre a mettere a rischio servizi essenziali e compromettere la funzionalità dell’Ente stesso, gravano di pesanti oneri amministrativi e finanziari le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni che risultano più esposte, anche per le maggiori difficoltà di accesso al credito”.

“La problematica – scrive il commissario a tutti i dirigenti – ha oggi raggiunto livelli di alta criticità che generano in chi scrive fortissima preoccupazione atteso che si registrano, tra l’altro, continue diffide e richieste di pagamento, contenzioso, risvolti sul piano occupazionale, maturazione di interessi di mora, nonché tensioni sociali e legittime proteste sindacali che, da ultimo, hanno portato anche ad una manifestazione sotto la Sede comunale, durante la quale è stata evocata la possibilità dello stato di agitazione dei lavoratori”.

E allora “l’Amministrazione deve predisporre ed attuare un Piano dei pagamenti che garantisca la soddisfazione di debiti scaduti per del maggior importo possibile; che tenga conto delle due macro-categorie, ovvero spese per servizi  “indispensabili” e altre tipologie di spese, avendo cura di garantire, seppure in maniera differenziata e secondo l’ordine di priorità l’avanzamento nel pagamento di entrambe”. (articolo presente sul nostro XL)