Lavori ospedale di Tivoli, tornerà agli antichi splendori l’ala vecchia del San Giovanni Evangelista. Entro una ventina di giorni aprirà il cantiere che ristrutturerà lo storico edificio. Non saranno, però, solo lavori di facciata. Al termine dell’intervento, che dovrebbe durare 18 mesi, saranno riqualificati anche i locali interni e, soprattutto, il palazzo sarà reso antisismico. Nel maxi intervento, che costerà quasi 4 milioni di euro, è previsto anche il restauro dell’antica porta daziaria e del portone in legno.
Il cantiere che sta aprirsi è stato appaltato ben 12 anni fa. Dal 2005 ad oggi, però, vicissitudini delle ditte che avevano preso in consegna i lavori hanno ritardato l’intervento. Tutto è stato superato e, a breve, gli operai cominceranno ad operare. Si completa, così, la ristrutturazione dell’ospedale di Tivoli che ha visto, negli anni, la sistemazione prima dell’ala nuova, poi dell’edificio ex Monte di Pietà ed ora dell’ala vecchia.
Tutti i servizi attualmente ospitati nei locali oggetto della riqualificazione, ambulatori ed uffici, sono stati stati spostati. Nessun servizio sarà interrotto. Il cantiere interesserà prima la facciata, poi si procederà all’interno della struttura. Al termine dei lavori uffici ed ambulatori torneranno dov’era prima, ma in locali più adeguati e vivibili.
“C’è grande soddisfazione nell’avvio di questi lavori – ha commentato il direttore generale dell’Asl Roma 5, Vitaliano De Salazar –. L’ospedale di Tivoli è il punto di riferimento di tutta l’Asl, e di tutti e 70 i comuni della Roma 5. Stiamo cercando di rilanciarlo in tutti i modi possibili. Oltre a questi lavori stiamo portando avanti delle nuove assunzioni”.
Un’opera di potenziamento che nei mesi scorsi ha visto due importanti inaugurazioni. “Abbiamo aperto la nuova Patologia Neonatale e la nuova sala parto. Inoltre il servizio dell’Emodinamica è stato esteso a 24 ore al giorno. La riqualificazione del San Giovanni Evangelista è un progetto graduale che ha bisogno dei suoi tempi, ma che sta dando già i primi risultati”.
Il cantiere interesserà anche l’antico portone, negli anni finito al centro di polemiche e proteste da parte dei tiburtini per il pessimo stato di conservazione. L’antica porta daziaria, risalente al medioevo, era l’ingresso in città per chi proveniva dalla valle empolitana. Inoltre ricorda anche l’antica guerra tra i tiburtini ed i residenti di Castel Sant’Angelo, l’odierna Castel Madama, all’epoca obbligati al pagamento di una gabella per transitare sotto quella porta. Durante una delle varie ribellioni la incendiarono ed i tiburtini reagirono con una spedizione punitiva. Dopa la ricostruzione del portale, nel 1540, in ricordo di quei fatti, scrissero “Ignitas Portas extinsit sanguine Tibur>, ovvero “Tivoli estinse col sangue le porte bruciate”.
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