Visto da me/ Magari domani resto
Di Roberta Mochi Magari domani resto Bastano due pagine di questo romanzo per farti dire che non lo chiuderai. Magari domani resto edito da Feltrinelli e scritto Lorenzo Marone, Premio Stresa 2015 con “La tentazione di essere felici” (Longanesi) ci racconta la storia di Luce, una giovane, leale e combattiva donna napoletana, residente nei Quartieri Spagnoli. […]
Di Roberta Mochi
Magari domani resto
Bastano due pagine di questo romanzo per farti dire che non lo chiuderai. Magari domani resto edito da Feltrinelli e scritto Lorenzo Marone, Premio Stresa 2015 con “La tentazione di essere felici” (Longanesi) ci racconta la storia di Luce, una giovane, leale e combattiva donna napoletana, residente nei Quartieri Spagnoli.
Luce è una avvocato, insoddisfatta, figlia di un padre in fuga e di una madre bigotta, che si fa consolare dalle passeggiate con la cagnetta Alleria e dalle chiacchierate con un anziano e saggio vicino.
Fino a quando non le viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore ed irrompono nella sua vita un caleidoscopio di coinvolgenti personaggi e tutte le ombre mai affrontate del passato, che la costringono a sciogliere dei nodi sepolti.
La protagonista, Luce Di Notte, è una “femmina” impetuosa, viscerale, senza peli sulla lingua perché si sa “il napoletano di strada viene al mondo con la risposta pronta”, una donna cresciuta in un ambiente difficile e con una famiglia complicata, che si muove all’interno di una commedia brillante e dolce, ambientata nella città magica di un Paese fortemente maschilista.
Questa Napoli descritta attraverso una moltitudine di particolari pieni d’amore, in cui si narrano – con incursioni nel vernacolo che restituiscono alla storia la vivace concretezza del quotidiano – i tentativi di una rondine spiccare il volo, perché “Ci proviamo tutti a spiccare il volo, per poi la sera ripararci sotto le pergole dei nostri piccoli gesti quotidiani. Essere abitudinari non è così da sfigati. I bambini sono abitudinari. E i cani. Il meglio che c’è in giro.”
