Rocca Pia e Anifeatro di Bleso, Comune al lavoro per aprirli e renderli fruibili. Previsti nel bilancio circa 500 mila euro per i due siti. I fondi serviranno per la sistemazione ed il rilancio del sito archeologico e per un consulente esterno che dovrà completare il piano di gestione con da Palazzo San Bernardino si richiederà l’assegnazione del castello.
Mentre i lavori di restauro del sito sono finiti, manca al momento solo l’arredo e l’allestimento delle sale. Il Municipio attende ora il nulla osta della Città Metropolitana così da poter cercare il tecnico che dovrà terminare il documento necessario per poter riaprire il sito.
Il pesante cancello della Rocca, dopo oltre un ventennio, potrebbe finalmente essere riaperto.
Il castello, una volta terminati gli interventi, dovrà ospitare per forza un museo, poiché i fondi che sono stati erogati per il restauro erano vincolati a questo. È intenzione dell’Amministrazione, comunque, farne anche uno spazio informativo per i turisti e sfruttarlo come spazio polivalente per manifestazioni ed eventi.
Fondi cospicui, invece, sono stati previsti dal Comune per rilanciare l’Anfiteatro di Bleso. Il progetto è di sistemare il percorso per far visitare il sito, allestire un punto informativo ed una biglietteria.
“Sarà importante rendere visitabili l’Anfiteatro e la Rocca Pia – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblci, Irene Vota –, ma altrettanto importante sarà poi inserirli in un circuito per valorizzarli. Al momento stiamo portando avanti degli interventi in sinergia con altri assessorati per poterli aprire”.
Sul futuro della Rocca, al momento, non c’è nulla di preciso già scritto, ma le idee a Palazzo San Bernardino sono chiare. “Il castello ospiterà un museo – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Urbano Barberini –, è stata restaurata con fondi per quello scopo. Ma vogliamo che sia anche un hub di tutto il territorio. Un luogo, quindi, dove le persone che arrivano a Tivoli possono rendersi conto del fatto che questa città è il fulcro di un territorio importantissimo, ricco di bellezze, e che nella Rocca potrebbe trovare una sua rappresentazione”.
“Io credo negli spazi polifunzionali – ha aggiunto Barberini –, un museo statico ha fatto il suo tempo. I musei devono avere altre caratteristiche, devono essere più vivi. Sarà, quindi, uno spazio in continua trasformazione. Uno spazio che possa vivere insieme al suo territorio e con l’Anfiteatro diventerà un importantissimo complesso”.
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