Quartiere Braschi, in una lettera le lamentele del Comitato. Dopo aver avanzato diverse richieste, molte rimaste inevase, dal quartiere hanno deciso di scrivere direttamente al Sindaco.
Circa due anni fa, con molto entusiasmo, abbiamo rinnovato il direttivo del Comitato di quartiere Braschi, anche perché, dopo molti anni di indifferenza, ci sembrava di aver trovato finalmente un’ Amministrazione Comunale che desiderava stabilire una collaborazione duratura e attiva con i comitati e le associazioni di quartiere.
Dopo la costituzione del Comitato di Quartiere, abbiamo iniziato gli incontri con gli abitanti per capire quali fossero le maggiori difficoltà avvertite. Molti dei problemi evidenziati derivano dalla struttura stessa del quartiere, nato già sfigurato, sull’onda di una vergognosa speculazione edilizia, con strade strette e senza marciapiedi, totalmente privo di piazze, luoghi di incontro, ad eccezione del parco Braschi, preesistente e fortunatamente soggetto a vincoli.
Consapevoli della difficile congiuntura economica che attraversava, ed attraversa, l’Amministrazione Comunale, abbiamo anteposto, ai complessi e impegnativi progetti di risanamento, le segnalazioni urgenti e poco onerose, indispensabili per raggiungere, nei nostri luoghi, una soglia minima di decoro e sicurezza.
Agli uffici competenti del Comune abbiamo richiesto:
Non abbiamo avuto risposte, e abbiamo seguito, con nostro rammarico, il rimpallo di competenze che ci ha fatto a girare a vuoto tra i vari Uffici Comunali.
Abbiamo così dovuto constatare, a distanza di tempo, che il progetto di lavoro con i comitati e le associazioni, di cui la Sua Amministrazione si era fatto vanto, stava fallendo: mai una convocazione o un confronto per discutere dei progetti, mai una spiegazione, un’ informativa. Sarebbe stata creata la figura del ”Consigliere del Quartiere”, non l’abbiamo conosciuto.
Ad eccezione dell’ ASA, sempre disponibile ad ascoltare le problematiche che proponevamo, abbiamo incontrato solo indifferenza e silenzi.
Naturale, a questo punto, chiederci il senso del nostro esistere come Comitato di Quartiere, anche per il rispetto che dobbiamo a quei cittadini che hanno animato le nostre assemblee, che si sono rivolti a noi pensando di poter riqualificare il nostro ambiente e la qualità della vita dell’intera comunità.
Ed è per vero rispetto nei confronti di questi cittadini che Le scriviamo. Noi, nonostante tutto, caparbiamente, restiamo dalla loro parte, dalla parte di chi, quotidianamente, si fa carico di mille disagi che fiaccano, eppure non smette di vedere un futuro migliore e possibile.
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