Visto da me/ I Pirati dei caraibi – La vendetta di Salazar
Di Roberta Mochi I pirati sono tornati. Comico, eccentrico, spettacolare il quinto capitolo della saga sfodera un ritmo azzeccato e ci trasporta di nuovo nella vastità dell’oceano tra maledizioni, sortilegi e squali zombie. I registi norvegesi Joachim Rønning e Espen Sandberg mettono sul grande schermo le avventure del giovane Henry Turner, nella sua ricerca […]
Di Roberta Mochi
I pirati sono tornati. Comico, eccentrico, spettacolare il quinto capitolo della saga sfodera un ritmo azzeccato e ci trasporta di nuovo nella vastità dell’oceano tra maledizioni, sortilegi e squali zombie. I registi norvegesi Joachim Rønning e Espen Sandberg mettono sul grande schermo le avventure del giovane Henry Turner, nella sua ricerca del padre Will Turner, che avevamo lasciato intrappolato nell’Olandese volante. Il ragazzo riuscirà a spezzare la maledizione, con l’aiuto di Sparrow e della affascinante astronoma Carina Smyth. Dovrà prima portare, al nostro barcollante Jack, il messaggio di morte di Salazar, El matador del mar, capitano della Silent Mary e della sua ciurma di marinai fantasma, perché come recita il titolo originale “Dead Men Tell No Tales”. Questo è l’“orribile stile di vita” che i vecchi bucanieri del mare rivendicano con orgoglio e al quale, è evidente, non possono rinunciare non si smentisce. Capitan Sparrow sempre più abbandonato nella sua personalissima e macchiettistica interpretazione del pirata un po’ cialtrone e un po’ filosofo, tra una bottiglia di rum e l’altra. Barbossa, imborghesito, nuovo e nostalgico si bea della ritrovata figliola, e Javier Bardem col suo perfido Salazar. Brillante anche il cameo di Paul McCartney che interpreta lo zio di Capitan Sparrow, dopo che Keith Richards ne aveva già interpretato il padre. La critica non ha gradito questa ultima scorribanda sul mare che invece convince ancora una volta il pubblico. Ci piace pensare che la vera fortuna di questo franchise sia sempre stata la sua grande capacità di intrattenimento. Le cifre parlano da sole, nel primo week end in Italia ha svegliato il box office con quasi 5 milioni di incassi mentre negli USA si sono toccati i 24 milioni di dollari. E questo lungometraggio che ha avuto un budget di produzione di 230 milioni di dollari, nella prima settimana di proiezione ha riscosso ben oltre 500 milioni. Un consiglio, non abbandonate la sala prima del termine dei titoli di coda, una scena a sorpresa rimescolerà le carte in tavola.
