A certificare il boom di roghi è stato il direttore della protezione civile del Lazio, Carmelo Tulumello, intervistato da Effetto Giorno su Radio 24. I fuochi sono passati da 271 a 915. Il picco, in provincia di Rieti, raggiunge l’800%.
“La situazione è alquanto critica e problematica – ha spiegato Tulumello –. Il tema vero è che si tratta di incendi cosiddetti di interfaccia cioè che interessano interessi abitativi e sono pericolosi per la vicinanza ad abitazioni e insediamenti civili”.
Sulle cause dei roghi Tulumello è altrettanto chiaro: “Partiamo dal presupposto – ha spiegato il Direttore al giornalista Simone Spetia – che l’autocombustione è una circostanza ancorché possibile, sicuramente improbabile. Le forze dell’ordine hanno già arrestato persone che dolosamente avevamo appiccato il fuoco. C’è una equivalenza tra incendi di matrice dolosa e incendi di matrice colposa dovuti a incuria, distrazione, superficialità e negligenza e inosservanza delle ordinanze che i sindaci fanno.” In pratica, “molto grossolanamente” ha spiegato Tulumello, 50 % e 50 %.
Chiare, poi, anche le cause di così tanti roghi di grandi dimensioni “Ci sono diversi fattori. Quello climatico e sicuramente il vento, pericolosissimo alleato del fuoco. Ma è presente anche parecchio materiale combustibile”. Non si tratta, però, solo di rifiuti ma anche di “Erba non tagliata, pulizia non effettuata nei tempi e nei modi in cui deve essere effettuata e la presenza di rifiuti che alimentano il fuoco e lo rendono più vigoroso”.
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