Volontario di protezione civile muore su un incendio, dramma a Roccagiovine

Volontario di protezione civile muore su un incendio, dramma a Roccagiovine. Pietro Bianchi, 60 anni e da oltre un decennio volontario a Mandela, sembra un infarto è spirato verso le 15 di domenica pomeriggio. Era impegnato, con due squadre dell’associazione Cantalupo Mandela ed una dell’Anvvfc di Vicovaro, nelle operazioni di spegnimento di un rogo che […]

Volontario di protezione civile muore su un incendio, dramma a Roccagiovine

Volontario di protezione civile muore su un incendio, dramma a Roccagiovine.

Pietro Bianchi, 60 anni e da oltre un decennio volontario a Mandela, sembra un infarto è spirato verso le 15 di domenica pomeriggio. Era impegnato, con due squadre dell’associazione Cantalupo Mandela ed una dell’Anvvfc di Vicovaro, nelle operazioni di spegnimento di un rogo che era divampato sotto il cimitero.

Le fiamme erano scoppiate, sembra, a causa dei fuochi d’artificio, i botti scuri, per i festeggiamenti della Madonna della Neve. Il fuoco era divampato verso le 12 e, alle 15, le operazioni di spegnimento erano ormai pressoché concluse. I volontari stavano terminando la bonifica quando Pietro Bianchi si è accasciato al suolo. Subito gli altri volontari gli hanno prestato soccorso. In attesa dell’arrivo del 118 un medico ed un infermiere hanno praticato, a lungo, il massaggio cardiaco.

Sul posto è poi intervenuta l’eliambulanza ma il medico a bordo del velivolo ha potuto solo dichiarare il decesso.

Pietro Bianchi lascia moglie e figli, uno dei quali era impegnato – su un altro fronte – nelle operazioni di spegnimento dell’incendio alle porte di Roccagiovine.

Tutte le associazioni di protezione civile del Lazio, ieri pomeriggio, si sono strette intorno alla famiglia ed all’associazione del volontario.

IL DIRETTORE DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE

“Oggi – ha commentato Carmelo Tulumello, direttore regionale della Protezione Civile – un Volontario di protezione civile del Lazio è morto durante un intervento antincendio. Una persona che solo per passione e senso dello Stato stava servendo la sua comunità. Sono tre mesi ormai che i volontari combattono una guerra senza precedenti ma questo sacrificio no! No! Adesso serve un colpo di reni! Adesso c’è bisogno di una risposta di emergenza degna di uno Stato di diritto! Ci vuole coraggio e schiena dritta! Al pari del nostro Volontario al quale tutta la Comunità della protezione civile adesso si inchina e si stringe ai cari che lascia. Non ci fermiamo e non ci arrendiamo perché la resa non ci appartiene ma tutti adesso facciano la loro parte”.

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