Accusa i malori più disparati pur di evitare il carcere, scene da film tra il commissariato ed il pronto soccorso.
Prima di arrivare alla notifica, per i poliziotti c’era stato un lungo lavoro di indagine per scovarlo. L’uomo aveva lasciato il suo domicilio a San Polo dei Cavalieri e sono riusciti a contattarlo dopo aver provato in diverse vecchie residenze e recuperato diversi numeri di telefono.
L’uomo, 63 anni, appena notificato da parte dei poliziotti un residuo di pena di 13 mesi ed una multa di 5 mila euro, si è buttato in terra dicendo “Sono cardiopatico, non posso andare in galera”. Ha continuato, poi, a lamentare dolori e malesseri tanto da indurre gli agenti a chiamare il 118.
Portato al pronto soccorso di Tivoli, il signore ha tenuto impegnati i medici per oltre cinque ore. Tra i fantasiosi malesseri accusati uno alle vie respiratorie, “Mi si sono gonfiate le ghiandole nel naso”, e l’altro allo stomaco, “Vomito e mi sento male quando ho brutte notizie”.
Alla fine delle visite è stato dimesso e trasportato in cella, a Rebibbia, dove terminerà di scontare la condanna per per falso e guida senza patente, reati commessi l’8 marzo e l’8 novembre del 2011 a Roma.
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