Dal primo novembre si può salutare il sole che tramonta dietro il Cupolone dall’Arco di Trionfo, riaperto dopo anni di chiusura, e dalla sovrastante terrazza, aperta per la prima volta, grazie all’orario di apertura prolungato fino a sera.
Nei mesi invernali l’orario di apertura sarà prolungato con l’ultimo ingresso fissato alle 18.45, chiusura ora 19.45. Il giardino del sito Unesco sarà chiuso ma saranno visitabili, con biglietto scontato a 4 euro dalle 17, le sale della Villa ed il vialone sottostante, compreso l’Arco di Trionfo. Da lì, e dalla sovrastante terrazza, si può ammirare un panorama mozzafiato e gli splendidi tramonti su Roma. Proprio dai tramonti viene il nome del progetto, Rosso di Sera, che il direttore Andrea Bruciati ha voluto dare all’iniziativa. Da domenica 12 novembre, e per tutte le domeniche fino a fine dicembre con esclusione della prima, la visita alla dimora cardinalizia sarà allietata dai concerti degli archi dell’accademia Ergo Cantemus di Tivoli.
“Puntiamo molto sull’inclusività – ha spiegato Bruciati –. I luoghi devono aprirsi sempre di più, e non solo fisicamente, dando accesso a spazi delle ville che fin ad ora erano stati preclusi, ma anche venendo incontro alle esigenze di tutti, estendendo l’orario di apertura”.
L’estensione dell’orario, e l’apertura dell’Arco di Trionfo, seguono a stretto giro le aperture che si sono succedute in questi mesi nell’istituto autonomo Villa d’Este e Villa Adriana. Dal Teatro Marittimo alla Mensa Ponderaria, passando per il Santuario d’Ercole Vincitore e le aperture del lunedì della dimora del cardinale Ippolito, l’inclusività per la nuova direzione delle ville non è né un concetto astratto né un mero proposito, ma un impegno costante che ha dato in poco tempo risultati importanti.
Villa Adriana
Comincerà a novembre un progetto di portata storica per recuperare gli ulivi della Villa Adriana. Le piante, oggi in gran parte abbandonate, potranno tornare a splendere. Da una ricognizione del 2001 nella dimora romana ci sono oltre 3.500 piante di cui due millenarie ed oltre 500 ultrasecolari. Alcune risalgono addirittura al 1.600.
Un patrimonio inestimabile che sta per essere recuperato. Per questa stagione si comincerà solo con la raccolta di parte delle piante, poi dal prossimo anno si darà il via alla sistemazione dell’uliveto ed alla commercializzazione negli store delle ville dell’olio di Adriano. Olio che sarà presentato domenica 3 dicembre in una giornata tutta dedicata “all’oro verde”.
“Sarà una giornata di sensibilizzazione per la produzione olearia dell’area tiburtina – ha spiegato Bruciati –. Ci saranno aziende che presenteranno i loro prodotti, un panel di confronto sulla storia dell’olio nella zona e sui diversi tipi di produzione. Sarà una giornata di confronto e di studio. Simbolicamente presenteremo per la prima volta l’olio di Adriano, quest’anno in produzione limitata e numerata”.
“Come siti Unesco – prosegue il Direttore – abbiamo una responsabilità che non si limita ai beni monumentali o mobili, ma che riguarda anche le comunità. che incide su questi siti. Ritengo che le ville, essendo delle eccellenze del territorio, debbano essere il volano per le produzioni di eccellenza del territorio. Questo investimento sull’olio va in questa direzione”.
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