Tivoli – Sciolto una decina di anni fa lo storico Consorzio raggruppava gli agricoltori che lungo la via degli Orti, a valle di Villa d’Este, utilizzavano per irrigare l’acqua che, dopo aver alimentato le splendide fontane estensi, defluiva nell’omonimo canale per riversarsi in Aniene a Ponte Lucano.
Grazie a quell’acqua ortaggi e Pizzutello sono stati irrigati per almeno un paio di secoli e quelli che ancora restano, continuano ad esserlo L’acqua che esce da Villa d’Este viene regimentata tramite alcune chiuse in quantità e direzione, quindi scorre all’aria aperta lungo il Canale degli Ortolani fiancheggiando via degli Orti e poi, all’altezza della Tiburtina, si interra fino ad incontrare l’Aniene, dove si riversa poco a monte di Ponte Lucano.
Il Consorzio, del quale facevano parte anche Villa d’Este ed il Comune di Tivoli, aveva il ruolo di governare e distribuire i flussi dell’acqua assicurando la manutenzione ordinaria del canale mentre quella straordinaria veniva assicurata dagli utenti a monte: Comune, Villa d’Este, società di produzione di energia elettrica, anche esse consorziate in un’altra società: il Consorzio degli utenti dell’acqua dell’Aniene. Da molti anni e nonostante le richieste dell’ex Presidente Antonio Del Priore, nessuno si è più occupato della manutenzione straordinaria dei canali, il calcare ha creato uno spesso strato di depositi e reso impossibili da manovrare le chiuse, qualche piccola frana ha parzialmente ostruito i canali, l’acqua non è più fruibile in modo regolato correttamente.
La situazione, diventata insostenibile, ha convinto i proprietari degli appezzamenti agricoli a riunirsi nuovamente e ad ipotizzare la costituzione di una nuova associazione che mantenga, almeno in parte, le funzioni in passato garantite dal Consorzio degli Ortolani. Garanzia dell’utilizzo dell’acqua, delle manutenzioni e delle riparazioni dei canali, sorveglianza e tutela del territorio e del paesaggio degli “Orti”, rilancio della produzione dell’uva Pizzutello, censimento delle viti antiche che mantengono le caratteristiche originali, riproduzione per talea di nuove piante dalle viti riconosciute come antiche, questi i propositi.
Una ventina gli “Ortolani” che hanno partecipato alle prime due riunioni, insieme agli anziani qualche giovane intenzionato, con convinzione ed entusiasmo, a continuare la produzione della pregiata uva da tavola ed a salvaguardare l’esistenza degli Orti storici. Una delegazione della nuova associazione ha ottenuto un incontro con il Sindaco Proietti ed il responsabile del settore Lavori pubblici Architetto Tullio Lucci, illustrate le difficoltà dei canali che spesso causano copiose perdite di acqua a valle della Porta del Colle e lungo via degli Orti, è stato ipotizzato un monitoraggio accurato delle strutture idriche per comprendere gli interventi più immediati da effettuare.
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