Ville e beni culturali aperti a tutti, proprio a tutti. Nell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este sono stati avviati dei programmi speciali per i visitatori con disabilità visiva, motoria e psichica e, in questo 2018, tante altre iniziative sono già in programma. Proprio l’apertura dei siti tiburtini, e quindi l’accessibilità, è uno dei punti cardini dei progetti e delle iniziative della nuova direzione di Andrea Bruciati.
I programmi di visite e laboratori accessibili per tutti, ideati, curati e realizzati direttamente da personale interno dell’Istituto stesso, appartenente all’area dei Servizi Educativi e Didattici, hanno già raccolto commenti positivi da parte degli utenti.
Particolarmente presso il Santuario di Ercole Vincitore, a seguito di una convenzione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, il personale ha avviato un percorso di formazione mirato a migliorare la qualità dell’accoglienza.
Nell’ambito dei primi progetti sono state aperte le porte dell’area archeologica e dell’Antiquarium con nuove modalità di visita fondate sull’esperienza tattile, sulla narratività e sulla predisposizione di QR-code vocali.
Sono state previste, e saranno realizzate nei primi mesi di quest’anno, altre visite e laboratori multisensoriali all’esposizione I doni di Athena, predisposta presso il Santuario di Ercole Vincitore in occasione di Tivolio.
Saranno replicati i Racconti di pietra e musica che vedrà protagonisti l’arte, narrata e accarezzata, e l’armonia musicale tra le suggestive cornici del Santuario di Ercole Vincitore e di Villa d’Este. Sempre il Tempio ospiterà in primavera la manifestazione Spinata rosa. Il personale del sito archeologico condurrà il pubblico in passeggiate multisensoriali, tattili e olfattive, alla scoperta delle antiche, infinite varietà e provenienze delle rose del giardino di Villa d’Este.
È anche allo studio una innovativa mostra, E dimmi che non vuoi morire, che sarà pienamente accessibile anche a persone con disabilità motoria, pschica, uditiva e visiva.
“L’idea che anima la proposta – spiegano dall’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – è quella di estendere il più possibile le opportunità di conoscenza e di godimento dei beni culturali, facendo proprio lo slogan del Museo Omero Il museo di tutti e per tutti“.
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