Due mostre a Tivoli: i tesori della Vestale Cossinia e la storia dei primati della centrale Acquoria

Due mostre a Tivoli: i tesori della Vestale Cossinia e la storia dei primati della centrale Acquoria. Le esposizioni sono state inaugurate martedì nei primi due piani del museo civico nel palazzo di via della Missione. Tivoli fonte di luce e Tivoli e la vestale Cossinia, due mostre legate dal sottile filo conduttore della storia. […]

Due mostre a Tivoli: i tesori della Vestale Cossinia e la storia dei primati della centrale Acquoria

Due mostre a Tivoli: i tesori della Vestale Cossinia e la storia dei primati della centrale Acquoria.

Le esposizioni sono state inaugurate martedì nei primi due piani del museo civico nel palazzo di via della Missione.

Tivoli fonte di luce e Tivoli e la vestale Cossinia, due mostre legate dal sottile filo conduttore della storia. Durante dei lavori al bacino San Giovanni una frana, nel 1929, portò al mondo la tomba della Vestale con i suoi segreti ed i suoi tesori. E proprio nell’anno 1929 si ferma la storia della centrale idroelettrica narrata nella mostra, allestita al pian terreno del museo, e salendo al primo piano si scopre il mondo della sacerdotessa. Per l’occasione sono stati fatti tornare da Roma due “pezzi” eccezionali, trovati nel corredo, forse della vestale. Il Museo Nazionale Romano ha prestato per questa mostra un cofanetto in ambra ed una bambola in avorio con gli arti snodabili.

Le mostre

“Dopo la conclusione della mostra Le bellezze di Tivoli nelle immagini e negli scritti del Grand Tour”, che ha avuto grande consenso non solo tra i tiburtini – ha spiegato il sindaco Giuseppe Proietti –,le firme sui registri sono quasi cinquemila, ma il numero dei visitatori è stato di gran lunga superiore, il palazzo della Missione, futuro Museo della città, quando saranno completati i lavori che proseguono senza interruzione , ospiterà fino al 30 gennaio due mostre distinte, strettamente legate, come la precedente, alla storia di Tivoli”.

Le esposizioni sono visibili nel Museo della Città, in piazza Campitelli, aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 15 alle ore 18 e la domenica anche dalle ore 10 alle ore 13.

Tivoli fonte di luce

La prima mostra ricorda i primati tiburtini nella storia dello sviluppo tecnologico. Il 26 agosto 1886, Tivoli è stata la prima città al mondo ad utilizzare l’energia elettrica alternata per illuminare tutta la città ed il 4 luglio del 1992 è stata inaugurata la prima linea elettrica di trasmissione di corrente alternata da Tivoli a Roma, Porta Pia.

L’esposizione ricorda il 125° anniversario della trasmissione della corrente nella Capitale ed è stata proposta da Carlo Innocenti e dall’associazione Aurea, realizzata in collaborazione con Enel Green Power e con il supporto di Terna.

“Si pensi – ha spiegato Maria Antonietta Tomei, curatrice della mostra e consigliere del sindaco per i Musei – che la prima trasmissione di corrente elettrica alternata al mondo è stata quella tra Tivoli e Roma. È stata considerata, in un sondaggio svolto nel 2001 negli Stati Uniti dalla National Academy of Engineering, al primo posto tra le venti più importanti realizzazioni del XX secolo, Top Twenty, prima dell’automobile, dell’aereo, delle imprese spaziali, del computer e di internet”.

“Con questa mostra – prosegue la Tomei – la città vuole dare la giusta rilevanza ad un avvenimento tecnico finora poco considerato e far conoscere, non solo attraverso importanti documenti e foto d’epoca, ma anche strumentazioni di varie epoche, messe a disposizione da Enel Green Power, Terna e da collezionisti privati, il ruolo importantissimo che Tivoli ebbe nella storia mondiale dell’elettrotecnica, non meno rilevante rispetto a quello che da sempre le viene riconosciuto nell’archeologia, nell’architettura, nelle bellezze naturali”.

Tivoli e la Vestale Cossinia

“La mostra – ha spiegato il sindaco Giuseppe Proietti – documenta in tutti i suoi aspetti uno dei monumenti archeologici più significativi di Tivoli, la tomba della sacerdotessa Cossinia, scoperta nel 1929 lungo la riva destra dell’Aniene, unica tomba di vestale finora nota. Non sono pochi i misteri collegati alla tomba della Vestale, che solo nuovi scavi potranno forse definitivamente risolvere. Il più importante è capire se il corredo funerario, scavato vicino all’ara e costituito da un cofanetto in ambra e da una bambola, appartenga o meno a Cossinia. Quel che oggi più importa è che questa bambolina in avorio, reperto raro e delicatissimo, conservato a Roma nel Museo Nazionale Romano, torna a Tivoli ed è visibile in mostra, conservato in una speciale vetrina climatizzata”.

“Non è stato facile avere in mostra questo reperto – ha aggiunto la Tomei –, conservata al Museo di Palazzo Massimo a Roma, difficilmente trasportabile per la fragilità e il precario stato di conservazione dell’avorio: è stato necessario predisporre una sofisticata e costosa vetrina climatizzata, costantemente monitorata, ad impedire dannosi sbalzi di temperatura. È quindi per Tivoli un avvenimento importante vedere esposto questa preziosa bambolina”.

Esposte anche la meridiana collocata alla fine del I sec. a.C. dai quattuorviri del municipium tiburtino nella necropoli ed una maestosa statua di vestale proveniente dal Palatino.