Dopo l’aggressione di sabato, oltre all’Asl Roma 5, solidarietà ai lavoratori è arrivata anche dalla Regione Lazio, dal Comune di Tivoli, per voce del consigliere del sindaco per la sanità Fabio Attilia, e dalla Cisl. Il sindacato chiede anche una maggiore tutela ed attenzione alla sicurezza dei lavoratori. (Leggi anche: la nota dell’Asl Roma 5)
La CISL FP Roma / Rieti esprime forte preoccupazione per i gravi fatti che hanno coinvolto le 5 figure professionali del DEA di Tivoli, aggredite nella notte del 14/05/2018 davanti a degenti e parenti terrorizzati .
Il fenomeno delle violenze sul luogo di lavoro è presente in tutti i reparti, ma il DEA rimane il luogo di lavoro con più episodi in assoluto. L’ampio numero di accessi, le gravi carenze strutturali le gravi carenze di organico, una situazione ad alto contenuto emotivo e lo Stress legato alla gestione delle priorità diagnostico – terapeutiche – assistenziali, incidono pesantemente nella gestione dei conflitti che spesso si trasformano in aggressioni al personale.
Gli operatori sono lasciati soli a fronteggiare questo problema, eppure basterebbe applicare la legge dando piena applicazione all’articolo 2087 del codice Civile in cui si afferma che il datore di lavoro deve adottare tutte le misure idonee a prevenire sia i rischi insiti all’ambiente di Lavoro, anche quelli derivanti da fattori esterni.
Se L’Azienda non è in grado di farlo, visto la carenza di mezzi e risorse, venga fatto da chi è al disopra delle Aziende Sanitarie.
“Serve una ferma condanna unitaria nei confronti della vile aggressione consumata questa notte ai danni del personale sanitario in servizio presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli – ha commentato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato –, mi auguro che sia fatta piena luce sui fatti e che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia. Chi aggredisce un medico o un infermiere aggredisce se stesso. Stiamo parlando di persone che con grande spirito di sacrificio e professionalità si spendono ogni giorno per il prossimo. Proprio il 22 maggio incontrerò, insieme al Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, il Prefetto di Roma, che ha risposto positivamente alla nostra richiesta di incontro, per fare il punto sulla situazione e studiare una strategia comune per affrontare un fenomeno come quello delle aggressioni al personale sanitario in preoccupante aumento”.
L’amministrazione comunale esprime la propria solidarietà agli operatori del Pronto Soccorso del San Giovanni Evangelista vittime dell’ennesima aggressione perpretata ai danni di medici o infermieri del nosocomio tiburtino.
“Se i pazienti sono persone che si rivolgono in un momento di difficoltà ad una struttura ospedaliera, e dunque hanno il diritto di essere curati e la dignità di esseri umani – ha commentato il consigliere del sindaco per la sanità Fabio Attilia – gli operatori hanno il diritto di lavorare in sicurezza e secondo regole di civiltà imprescindibili. Occuparsi di Sanità non può e non deve essere una guerra continua con l’utenza, con la quale bisogna instaurare una politica volta al dialogo ed alla comprensione dei bisogni, nel rispetto di chi quotidianamente si assume la responsabilità della salute pubblica”.
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