Saranno celebrati venerdì i funerali di Alberto Delfini, il giovane ucciso sabato sera a Castel Madama. Le esequie si terranno presso la chiesa di San Biagio alle 11.45.
Dopo l’autopsia sul corpo del ragazzo, disposta dal pubblico ministero Luigi Pacifici ed
eseguita martedì pomeriggio presso l’istituto di medicina legale de La Sapienza, la salma è tornata a disposizione della famiglia.
Sabato sera, verso le 23, Alberto, 25 anni e da neanche due mesi padre di uno splendido bambino, è stato colpito al volto ed alla gola da un colpo di fucile sparato dal suocero, Domenico Nardoni 46 anni, ora in carcere.
Al momento è tutta da ricostruire l’esatta dinamica di quei drammatici fatti. Sembra che Alberto sia andato a parlare con il suocero che si trovava in piccolo fondo di proprietà della famiglia Nardoni lungo via di Vicovaro, sopra il fiume Aniene.
La discussione, per un credito che la vittima vantava nei confronti del cognato, è degenerata. Nardoni, quindi, sarebbe andato a prendere il fucile in un capanno. Poi, e qui gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica, dal fucile è partito un colpo che ha centrato il ragazzo ferendolo mortalmente.
Dopo è stato lo stesso Nardoni a chiamare il 112. L’arma, dai successivi controlli, è risultata rubata quattro anni fa sempre a Castel Madama.
Ora l’uomo è in cella con le accuse di omicidio volontario, porto e ricettazione di arma.
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