La “Tenuta agro-patrimoniale del castello di Passerano” si presenta

Venerdì 15 giugno sarà presentata la “Tenuta agro-patrimoniale del castello di Passerano” recentemente riconosciuta di interesse storico-artistico per le sue numerose testimonianze archeologiche e monumentali inserite in un contesto paesaggistico fra i più conservati dei dintorni di Roma.

La Tenuta Agro-Patrimoniale di Passerano, nel Comune di Gallicano nel Lazio, proprietà della Regione Campania, si estende per circa 900 ettari 23 chilometri ad Est della Capitale, abbracciando una significativa porzione della Campagna Romana conservatasi intatta fra i tentacoli dell’espansione urbana. Il fulcro della Tenuta è costituito dal Castello di Passerano (secc. X-XIII), che svetta con le sue torri, cinto da secolari alberi, sull’alto di uno sperone roccioso. Ai piedi si concentrano, in un pittoresco insieme, le casette del piccolo villaggio dei lavoranti e i moderni fabbricati agricoli.

Percorrendo le stradine sterrate, si scopre la singolare bellezza del paesaggio articolato in lunghi colli fusiformi separati da profondi valloni, risultato dell’azione erosiva dei fossi sul tavolato di tufi e pozzolane generato dal Vulcano laziale. Le attività agricole (colture cerealicole, oliveti, foraggio) e il pascolo si concentrano sulle piatte sommità dei colli, mentre i valloni ospitano una lussureggiante vegetazione, fortemente differenziata sui due versanti dalla diversa esposizione.
La tenuta, recentemente riconosciuta di interesse storico-artistico e quindi sottoposta a tutte le disposizioni di tutela del D. Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) con il Decreto n. 95 del 18 ottobre 2017 del Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per il Lazio e inserita fra i beni demaniali di interesse culturale della Regione Campania con decreto n. 19 del 21 maggio 2018, è un vero scrigno di rilevanti siti archeologici e monumentali.

Oltre al Castello e a un lungo tratto perfettamente conservato della Via Praenestina antica, di eccezionale interesse è il Colle S. Angeletto ove gli scavi della Soprintendenza hanno riportato alla luce tra il 1994 e il 2014 un’estesa necropoli di tombe ipogee a camera, databili fra il VII e il III sec. a.C, riconducibile al centro latino di Pedum.

Innumerevoli sono inoltre i resti di villae, cisterne, impianti produttivi, canalizzazioni di età romana, collegati da percorsi viari, il più importante dei quali, dotato di ponti e affiancato da tombe e aree sepolcrali, attraversa l’intera Tenuta.

Informazioni: 06-9549232; 338-9566506

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