No all’installazione di un’antenna telefonica a Villa Adriana
L’interesse per la salute viene prima della politica. La commissione ambientale dello scorso 25 febbraio in Regione Lazio ha messo in mostra la volontà di tutte le parti chiamate in causa di salvaguardare il nostro futuro rispettando il Principio di Precauzione sancito dalla nostra Costituzione. Oggetto della questione una prossima installazione di un’antenna “Iliad Spa” […]
L’interesse per la salute viene prima della politica. La commissione ambientale dello scorso 25 febbraio in Regione Lazio ha messo in mostra la volontà di tutte le parti chiamate in causa di salvaguardare il nostro futuro rispettando il Principio di Precauzione sancito dalla nostra Costituzione. Oggetto della questione una prossima installazione di un’antenna “Iliad Spa” a Villa Adriana, con la società che era stata cercata dagli uffici del presidente della commissione Valerio Novelli (Movimento Cinque Stelle) ma che non ha risposto all’invito risultando così assente in questa riunione.
Promotrice dell’incontro il vice presidente Laura Cartaginese (Forza Italia). Presente anche l’assessore all’ambiente del comune di Tivoli Maria Ioannilli che ha ribadito la validità del regolamento comunale numero 52 del 10 dicembre 2009 ed il suo no all’installazione dell’antenna in via del Tramvai, in un terreno con vincolo paesaggistico e archeologico, a 200 metri da un’altra antenna funzionante, a 150 metri da un parco giochi, a 250 metri da un istituto professionale e nella “buffer zone” della Villa di Adriano (distante appena 300 metri).
Il “Comitato di Villa Adriana No Elettrosmog e Inquinamento Ambientale” con il presidente Maurizio Pistoni e l’associazione “Ambiente Trasparente” con Giorgio Schiavon hanno sottolineato la pericolosità delle emissioni da radiofrequenza e l’importanza di svolgere su Tivoli un controllo epidemiologico sulle patologie del cancro e leucemia con un riscontro temporale dal 1990 al 2019 in modo di avere un quadro di valutazione della salute. Richieste inoltre misurazioni ogni sei mesi delle frequenze operanti in zona: ogni impianto dovrebbe avere una targa visibile con i dati del progetto, la potenza installata, la frequenza di emissione e il valore limite di funzionament
