Caro-pedaggi A24 e A25: bloccati fino a dicembre 2020

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Non scatterà alcun aumento dei pedaggi per le autostrade A24-A25 fino al 31 dicembre 2020, tutto ciò grazie all’approvazione di un emendamento al decreto sisma, avvenuto durante la fase di conversione dello stesso, durante la giornata di giovedì 21 novembre scorso alla Camera dei deputati.

Grande soddisfazione è stata espressa quindi dal coordinamento dei sindaci dei comuni di Lazio e Abruzzo, impegnati nella battaglia contro il caro pedaggi da circa due anni.

 

 

I Sindaci erano usciti dal Ministero convinti che il nuovo Ministro alle infrastrutture, Paola De Micheli, avesse preso degli impegni precisi nel corso della lunga riunione in cui aveva attentamente ascoltato le loro problematiche sui pedaggi autostradali rappresentate per conto dei cittadini. Era il 21 Ottobre scorso e la delegazione, seduta intorno al lungo tavolo, era costituita da una decina di amministratori locali e dai rappresentanti degli autotrasportatori.

Accanto alla Ministra alcuni dirigenti del Ministero. Il dialogo era stato franco e privo di eufemismi, la narrazione da parte dei Sindaci sui quasi due anni di impegno, manifestazioni, accesso agli atti, assenza di risposte, proroghe del blocco delle tariffe di pedaggio, appuntamenti e sit-in, conferenze stampa e promesse non mantenute, esauriente per chi voleva ascoltare con attenzione. La richiesta del blocco delle tariffe di pedaggio necessario a territori che hanno poche risorse, ai pendolari che quotidianamente per una serie di motivi sono costretti a percorrere Strada dei Parchi, a chi per ragioni di salute deve obbligatoriamente recarsi nella Capitale per ricorrere alla somministrazione di terapie, era stato esposto in modo franco e rigoroso: “non si tratta di una richiesta infondata, la A 24 è una delle autostrade d’Italia più care in assoluto. Costruita per collegare i territori interni economicamente depressi alla costa e favorire turismo ed attività economiche locali ed investimenti, con l’aumento esponenziale del pedaggio, sta già penalizzando i territori ai quali doveva offrire occasioni di rilancio figuriamoci con aumenti del 20%.

I territori interni vedranno una ulteriore crescita dello spopolamento.” L’ascolto della Ministra era stato attento e la replica, in confronto con il precedente Ministro che ai Sindaci non aveva mai prestato ascolto, era stata precisa: un mese circa per raccogliere tutte le informazioni sul Piano finanziario che, predisposto da Toninelli, era stato inviato a Bruxelles per essere valutato ed approvato nonostante alcune precisazioni necessarie per quanto riguardava gli importi e la condivisione con Anas e Strada dei Parchi. Un impegno preciso poi sulle comunicazioni reciproche e sulla successiva riconvocazione di un incontro prima del 30 Novembre, data di scadenza della proroga.

Al 19 di Novembre, in mancanza di una comunicazione, i Sindaci hanno preso carta e penna, in senso metaforico, ed hanno inviato una lettera, accompagnata dalle firme di oltre cento Primi cittadini, nella quale, oltre a ricordare che mancano dieci giorni alla scadenza di pedaggi e promessa della Ministra, chiedono di essere riconvocati e che il problema pedaggi giunga rapidamente a definizione conclusiva. In caso contrario si tornerà a prendere iniziative di protesta. In una vicenda incredibile, di mancanza di ascolto ed attenzione, da un Governo all’altro, per i rappresentanti eletti dei cittadini, sembra essere finora identica: equivalente a zero. Restano dieci giorni per capire se i pedaggi aumenteranno o si prospetterà una soluzione finalmente definitiva.

I sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo stante ancora il silenzio “assordante” del Ministro dei Trasporti, nonché il mancato riscontro all’ultima lettera di sollecito di fissazione di un incontro prima della scadenza del 30 novembre si riuniranno a Carsoli nel pomeriggio di venerdì 22 novembre alle ore 18,30 per organizzare nuove manifestazioni ed altre forma di protesta che si rideranno necessarie per evitare l’aumento dei pedaggi dal prossimo 1° dicembre e garantire sicurezza sulle tratte autostradali.

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