Italia Nostra “ha intrapreso un’iniziativa che si auspica sia risolutiva per l’annosa questione della tutela e valorizzazione delle strutture della Dsse, sita nell’aeroporto militare di Guidonia, forse la maggiore testimonianza materiale dell’eccellenza della scienza e della tecnica in Italia nel XX secolo, riconosciuta a livello internazionale. La legge che tutela i beni d’interesse per la storia della scienza e della tecnica non ha finora avuto alcun effetto per la Dsse. E’ questa l’ultima di una serie d’iniziative e impegni ufficiali per la Dsse, iniziati nel 1989 con il gemellaggio, voluto dalla Nasa, con la base di Cape Canaveral, dove gli scienziati della Dsse hanno sviluppato con grande successo ricerche iniziate a Guidonia.
Iniziative ed impegni, pero’, tutti finiti, senza spiegazione, in un nulla di fatto, nonostante le amministrazioni coinvolte si manifestassero favorevoli alla dichiarazione di interesse culturale, quale primo passo per l’apposizione di un vincolo dettagliato che, con le conseguenti prescrizioni, permetterebbe l’accesso a finanziamenti nazionali ed europei per la valorizzazione. L’iniziativa e’ una formale azione, con il patrocinio dell’avvocato Antonio Cordasco, per l’accesso ai documenti del ministero della Difesa e del ministero per i Beni, le Attivita’ Culturali e il Turismo, motivata dalla circostanza che non si conosce lo stato dell’iter per la dichiarazione di interesse culturale della Dsse, ne’ si conosce l’esito di quanto annunciato dai competenti ministeri. Si manifesta anche l’interesse di Italia Nostra alla partecipazione al procedimento”.
“Nel precedente comunicato stampa– spiega ancora Italia Nostra Lazio– si portava a conoscenza che nel 2018, con la mediazione dell’onorevole Cubeddu, era stato raggiunto un accordo tra il Comune di Guidonia e lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare secondo cui l’Aeronautica Militare avrebbe inviato entro il 2018 alla competente soprintendenza la documentazione per la dichiarazione d’interesse culturale delle strutture della Dsse. All’iniziativa e’ pero’ seguito un totale silenzio delle istituzioni, e perfino dello stesso onorevole Cubeddu”.
Italia Nostra, “che e’ parte attiva della vicenda dal 2011, ha preso le seguenti iniziative.
– In data 22/09/2019 sono state formalmente chieste agli uffici del Mibact informazioni sullo stato degli atti, e, in assenza di collaborazione degli enti interessati, di intervenire apponendo il vincolo d’ufficio previsto dalla legge per i beni architettonici con piu’ di 70 anni. Non c’e’ stata finora risposta.
– Ulteriori richieste di informazioni sulla vicenda sono state inviate al sindaco di Guidonia e all’Aeronautica Militare, precedentemente coinvolte, richieste, anch’esse, rimaste senza risposta.
– Ritenuto grave il silenzio riservato alle nostre richieste, ed avendo avuto notizia di una possibile estromissione dal demanio dell’area su cui insiste la Dsse, con conseguente vendita a privati, il 21 ottobre 2019 Italia Nostra ha pubblicamente informato istituzioni, cittadini e sindacati – in particolare Cgil, locale e nazionale – dei pericoli a cui sono esposte le strutture della Dsse, che pure rappresentano un patrimonio di grande valore per la citta’, proponendo un tavolo aperto e di confronto sulla vicenda.
– Alla Dsse si e’ interessata anche l’Associazione Nazionale ‘Antonino Caponnetto’, gia’ intervenuta su gravi problemi di rispetto della legalita’ nell’area di Guidonia, che ha presentato in data 1 marzo 2020 un’interrogazione parlamentare, invitando i ministri competenti ad intervenire per impedire che la mancata tutela porti alla distruzione dei resti storici”.
“Lo stallo dell’iter amministrativo per la dichiarazione di notevole interesse pubblico/interesse culturale delle strutture dell’ex Dsse, ha reso necessaria l’iniziativa di accesso qualificato ai documenti attraverso la procedura prevista dalla legge 241/1990, intrapresa con l’auspicio che la vicenda si possa positivamente concludere in via amministrativa. La valorizzazione delle strutture della Dsse porterebbe al territorio di Guidonia notevoli vantaggi, non solo in termini di prestigio ma anche di indotto economico e turistico, cosi’ come avviene a Peenemunde, in Germania, altra citta’ gemellata con Cape Canaveral, dove si e’ valorizzato lo storico centro di ricerca militare. La distruzione o lo smembramento delle strutture della Dsse sarebbe invece, oltre che un grave danno, una vera e propria barbarie”, conclude Italia Nostra Lazio. (
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