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La fruibilità ai tempi del coronavirus della Riserva di Monte Catillo

Riceviamo e pubblichiamo

L’accesso nella Riserva di Monte Catillo collocata nel Comune di Tivoli, negato in relazione alla emergenza CoronaVirus, in data 4.Maggio 2o2o, dopo le pressanti richieste di numerosi cittadini, è stato sbloccato, arrivando ad una riapertura del sito, nonostante le Aree Verdi di Tivoli, siano chiuse per Ordinanza del Sindaco fino al 17 Maggio. Cerchiamo per il bene di tutti di ricostruire la vicenda e là dove in questo articolo saranno mosse delle critiche, il fine delle stesse è solo quello di fare tesoro degli errori, per non ripeterli in futuro, anzi promuovendo invece la fruibilità, anche in determinati contesti come quello dell’emergenza Covid19, di questi importanti polmoni verdi.

La Referente Dott.ssa Vinci, in data 2 Maggio sul gruppo Facebook “Amici di Monte Catillo”, in riferimento alla proroga dell’Ordinanza di divieto del Sindaco Proietti, sulla fruibilità delle Aree Verdi, posticipata al 17 Maggio, affermava:
“Al fine di rispondere alle tante richieste sulla possibilità di fruizione della Riserva di Monte Catillo dal 4 Maggio, occorre tenere conto della situazione particolare del Comune di Tivoli. Il Sindaco infatti, ha prolungato fino al 17 Maggio le ordinanze di divieto di accesso a Parchi e Giardini Pubblici. Nei prossimi giorni dovrebbe essere chiarito ulteriormente l’inserimento anche della Riserva nel divieto.”
In sostanza la Referente, con quanto qui detto, sostiene che il divieto e la sua eventuale proroga, dipendano da una scelta del Sindaco! Ora però, nell’elenco delle Aree Verdi, Parchi e Giardini del Comune di Tivoli, emesso con Ordinanza n.125 del 12 Marzo 2020,  la Riserva Naturale di Monte Catillo, in realtà non è inserita, ne mai menzionata, il che significa quindi che era esclusa a prescindere o per errore, dalle competenze comunali, tanto è vero, che i cartelli di divieto di accesso nella Riserva, erano infatti a firma dell’ente “Parchi Lazio”.
Difatti alla domanda di un cittadino, rivolta al Sindaco nella sua Pagina Facebook, circa la possibilità di accesso nella Riserva di Monte Catillo a partire dal o4 Maggio, la risposta è stata la seguente: “la Riserva non è di competenza Comunale, al momento non ci risultano provvedimenti interdittivi da parte di Roma Città Metropolitana che è l’Ente Gestore della Riserva”
Tre ore dopo questa affermazione, la Vinci, sempre nel citato Gruppo Facebook, asseriva quanto segue: ” In queste ultime ore è stata assunta la decisione da parte del Sindaco, di consentire l’accesso alla Riserva di Monte Catillo! Preciso che tale decisione è esclusiva facoltà del Sindaco e non degli Enti Gestori, come alcuni erroneamente hanno asserito. La Città Metropolitana in qualità di ente gestore non può emettere ordinanze o decreti. Non capisco chi cura le risposte del Sindaco, possa avere scritto questa imprecisione non di poco conto.”

Sorgono ora quindi spontanee, tre domande costruttive e non polemiche:

  1. a) Per quale motivo la Dott.ssa Vinci, ha fatto affiggere cartelli di divieto all’ingresso della Riserva, a firma Roma Città Metropolitana, se la cosa, come lei giustamente sostiene non le competeva e non ha preteso invece, l’intervento con una precisa Ordinanza di divieto di accesso, da parte del Sindaco Proietti?
  2. b) Perché la Dott.ssa Vinci in qualità di Referente dell’Ente Gestore della Riserva, non ha contestato da subito al Sindaco, il fatto di non aver incluso nell’elenco relativo alle Aree Verdi, Parchi e Giardini del Comune di Tivoli, anche la Riserva di Monte Catillo, se l’Ordinanza di divieto di accesso, doveva essere emessa dal Sindaco in persona? Alla Dott.ssa Vinci questo particolare importantissimo,non doveva sfuggire.
    c) Perché il Sindaco Proietti non ha inserito nell’elenco Aree Verdi, Parchi e Giardini Comunali, anche la Riserva se essa appunto ricade nel territorio comunale? Perché non ha affisso un’Ordinanza di Divieto?

In sostanza quindi prendendo spunto dalla situazione paradossale creatasi, prima dell’Ordinanza Ministeriale, quella del limite dei 200 mt dalla propria abitazione per attività sportive e motorie all’aperto, non essendo stato affisso un cartello di divieto di accesso nella Riserva a firma del Sindaco, nell’area interessata si poteva pure entrare!! Dando per nulli ed illegittimi, i vari cartelli affissi pro tempore da Parchi Lazio, con riferimento a Roma Città Metropolitana, che è invece solo l’Ente Gestore della Riserva Naturale di Monte Catillo.
Teoricamente, chi è stato colto dentro la Riserva prima dell’Ordinanza Ministeriale sui 200mt, mancando i cartelli di divieto di accesso nella Riserva a firma del Sindaco di Tivoli, se fa un ricorso lo vince, dato che quelli affissi da Roma Città Metropolitana, (Ente Gestore) a norma di legge sono da ritenersi non validi.

Sembra tutto assurdo, ma è la realtà dei fatti.   Una gran confusione diciamolo!!
Spero che tutta questa vicenda ci faccia ravvedere in futuro, ho sempre sostenuto sin da principio la fruibilità dei grandi spazi, che sono da ritenersi il luogo in assoluto più sicuro contro il rischio di contagio ed i fatti lo hanno dimostrato; tenendo a mente ed applicando però  rigorose norme e regole, che secondo me ogni Comune d’Italia dovrebbe fare proprie senza remore alcuna. In origine, l’Ordinanza doveva avere un’altra impronta, (anche se purtroppo tutti sono stati colti alla sprovvista ed in alcuni casi si è agito di fretta ed in modo irrazionale), ma facendo tesoro di questa esperienza, proviamo a riscriverla:

“ E’ consentito fare attività sportiva e motoria all’aria aperta, in strada, nei parchi e in montagna, esclusivamente da soli o al massimo in due persone, ad una distanza reciproca di 5 metri, da portare a 20 mt in caso di giornate particolarmente ventose,  portando al seguito una mascherina da usare in caso di incroci occasionali con altre persone. Sono inoltre rigorosamente vietate, le soste in forma di assembramento ed attività a medio ed alto rischio.”

Più semplice di così!!!
Si sarebbe evitato tra l’altro, ogni forma sciocca e pericolosa di caccia alle streghe, che ad alcuni Italiani piace tanto.

 Antonio Vasselli  (detto Tonino)   

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