È stato pubblicato sul sito del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo il bando per la preselezione dei siti italiani da candidarsi al Marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2021, con le relative linee guida e i moduli di candidatura per i diversi tipi di sito ammissibili (siti singoli, siti transnazionali e siti tematici nazionali).
La procedura di assegnazione del Marchio del patrimonio europeo, istituito nel 2011 con la Decisione UE 1194/2011, prevede due fasi, una preselezione nazionale di massimo due siti ogni due anni e una selezione europea, condotta da un panel di esperti indipendenti sulla base delle cui raccomandazioni la Commissione europea attribuisce il riconoscimento.
In Italia, dal 2013, questa è la prima preselezione che viene organizzata con un bando: a seguito della maggiore risposta del territorio nazionale e della crescente importanza del riconoscimento, si è infatti ritenuto di conferire maggiori pubblicità e trasparenza alla procedura, nonché indicazioni più stringenti sull’ammissibilità delle candidature e sui parametri di valutazione che la Commissione ministeriale dovrà rispettare.
Sono ammissibili alla selezione:
- a) i siti, quali monumenti, siti naturali, subacquei, archeologici, industriali o urbani, paesaggi culturali, luoghi della memoria, beni culturali e patrimonio immateriale associati a un luogo, compreso ilpatrimonio contemporaneo (d’ora in poi “siti singoli”);
- b) i siti transnazionali, ovvero siti situati in diversi Stati membri che convergono su un tema specificoper presentare una candidatura comune, o siti la cui posizione geografica comprende il territorio di almeno due Stati membri;
- c) i siti tematici nazionali, ovvero diversi siti, ubicati nello stesso Stato membro, che convergono su un tema specifico al fine di presentare una candidatura comune.
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I siti da candidarsi al “Marchio del patrimonio europeo” devono presentare un progetto, la cui realizzazione inizi al più tardi entro la fine dell’anno di designazione, e che includa tutti gli elementi seguenti:
- a) sensibilizzare i cittadini alla rilevanza europea del sito, soprattutto tramite adeguate attività di comunicazione, segnaletica e formazione del personale;
- b) organizzare attività didattiche, in particolare rivolte ai giovani, per aumentare la consapevolezza della storia comune dell’Europa e del suo patrimonio comune, seppure diverso, e rafforzare il senso di appartenenza ad uno spazio comune;
- c) promuovere il multilinguismo e facilitare l’accesso ai siti utilizzando varie lingue dell’Unione europea;
- d) partecipare alle attività di messa in rete dei siti che hanno ricevuto il “Marchio del patrimonio europeo” al fine di scambiare esperienze e avviare progetti comuni;
- e) migliorare la visibilità e l’attrattiva del sito su scala europea, anche utilizzando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie nonché dai mezzi digitali e interattivi, e cercando sinergie con altre iniziative europee;
- f) contemplare l’organizzazione di attività artistiche e culturali che promuovano la mobilità dei professionisti della cultura, degli artisti e delle collezioni europei, che stimolino il dialogo interculturale e incoraggino i collegamenti fra il patrimonio e la creazione e la creatività contemporanee, ogni qualvolta la specifica natura del sito lo permetta.
I siti da candidarsi al “Marchio del patrimonio europeo” devono presentare un progetto che includa, inoltre, tutti gli elementi seguenti:
- a) garantire una buona gestione del sito, con definizione di obiettivi e indicatori;
- b) garantire che il sito venga preservato e tramandato alle generazioni future, conformemente allemisure di tutela pertinenti;
- c) provvedere alla qualità degli strumenti di accoglienza, quali la presentazione storica, leinformazioni ai visitatori e la segnaletica;
- d) garantire l’accesso al sito per il più ampio pubblico possibile, anche mediante adeguamenti del sitoo azioni di formazione del personale;
- e) riservare un’attenzione particolare al pubblico giovane, in particolare concedendogli accessi al sitoin condizioni privilegiate;
- f) promuovere il sito come destinazione turistica sostenibile;
- g) sviluppare una strategia di comunicazione coerente e completa che metta in luce la rilevanzaeuropea del sito;
- h) garantire che la gestione del sito sia il più possibile rispettosa dell’ambiente
I moduli di candidatura (due per ciascun sito, uno in lingua italiana e uno in lingua inglese) dovranno essere trasmessi al Segretariato Generale, ufficio responsabile per il Marchio del patrimonio europeo nell’ambito del Mibact entro il 2 novembre 2020, pena l’esclusione dal procedimento, a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo europeanlabel@mailcert.beniculturali.it.