Il primo episodio è accaduto sabato mattina a Guidonia Montecelio.
M.A. 36enne di Tivoli, con problemi di droga, ha minacciato il padre all’interno della loro abitazione colpendolo con un pugno all’orecchio destro e strattonandolo per un braccio fino a procurargli escoriazioni ed ecchimosi. Non contento però, quando ha terminato con lui, ha iniziato con la madre dicendole che se non gli avesse dato 250 euro l’avrebbe picchiata.
Dopo la “sfuriata” è uscito di casa per poi farvi rientro poco dopo. Minuti preziosi per i genitori che, con coraggio, si sono rivolti al 112 NUE per chiedere aiuto alla Polizia.
Sul posto, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tivoli, diretto da Paola Di Corpo, hanno ascoltato il racconto dei due poveri genitori: aggressioni e minacce che perduravano da tempo e che per mancanza di coraggio non avevano mai denunciato.
Raggiunto il ragazzo in cucina , in evidente stato di agitazione e non curante della presenza degli agenti, ha continuato ad inveire contro la mamma proferendo testuali parole: “Bravi avete chiamato le guardie, pensate che io ho paura?….Io vi ammazzo davanti a loro!! …E a te mamma ti butto giù dal balcone . Questa volta lo faccio veramente…”
Accompagnato negli uffici di polizia il 36enne, con precedenti di polizia specifici ed attualmente sottoposto all’obbligo di firma, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria e tradotto presso il carcere di Rebibbia. I coniugi, dopo aver sporto denuncia, si sono recati autonomamente in ospedale per le ferite riportate.
E’ finito in manette anche un ecuadoregno di 45 anni che, sabato sera, in via Bartolo Longo, in stato di ubriachezza, ha afferrato un coltello e ha minacciato la compagna, in stato di gravidanza. Durante la serata, alla presenza di alcuni parenti della vittima e della figlia di questa, ancora minorenne, avuta da una precedente relazione, l’uomo, in escandescenza, aveva iniziato a prendersela prima con la minore e poi con i parenti della compagna che, spaventati, si erano allontanati da casa. Poi aveva continuato, strattonando la donna e minacciandola con il coltello. Lei, approfittando di un attimo di distrazione era riuscita a scappare dalla finestra della camera da letto. G.P.A.J, queste le sue iniziali, che nel frattempo si era barricato in casa, quando ha visto arrivare gli agenti, chiamati dai parenti della donna, è uscito dall’appartamento e, correndo verso di loro ha iniziato ad urlare frasi sconnesse. Bloccato dagli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti e del commissariato San Basilio, è stato accompagnato negli uffici di polizia dove è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Il coltello, con una lama lunga 2 cm è stato trovato dai poliziotti poggiato sul tavolo della cucina e sottoposto a sequestro.
Attuato per la vittima il protocollo “Eva”, modalità operativa di primo intervento per la violenza di genere quale maltrattamenti in famiglia, stalking, abusi e liti familiari.
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