Sanità: dal 1° settembre abolito il superticket delle ricette sanitarie per la specialistica ambulatoriale

Da martedì primo settembre non si dovrà più pagare il superticket da 10 euro per le visite mediche specialistiche e gli esami clinici.Introdotto come tassa provvisoria nel 2011 il superticket è stato abolito definitivamente con la legge di bilancio 2020. Già diverse regioni lo avevano abolito in questi anni
“Si cancella una misura iniqua” ha detto i ministro Speranza.  Resta invece per chi non è esonerato in base al reddito, il costo del ticket.

L’abolizione del super ticket nazionale, ovvero della quota di 10 euro del ticket delle ricette sanitarie per la specialistica ambulatoriale,  riguarda gli over 60 anni e le categorie svantaggiate. Si tratta di una platea di oltre 400 mila soggetti interessati.

 

Zingaretti

“Una bella vittoria per tutti. Cancellato il superticket nazionale sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. La Regione Lazio nel 2016 aveva gia’ disposto l’abrogazione della quota regionale di compartecipazione alla spesa sanitaria, abrogando il ticket regionale e nel luglio 2019 aveva esentato circa 400 mila cittadini, con redditi bassi e situazioni di fragilita’, dal super ticket. Oggi Si tratta di un ulteriore passo avanti per una sanita’ sempre piu’ vicina alle persone”.

Cosi’ ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, la notizia che vede a partire dall’1 di settembre, nell’applicazione della norma voluta dal Governo e sostenuta dalle Regioni, la cancellazione del superticket nazionale (10 euro a prestazione) per le visite e gli esami ambulatoriali senza distinzione di reddito.

D’Alessio

“L’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali portera’ ad un risparmio per le famiglie e una maggiore equita’ nell’accesso alle cure. Il cittadino non dovra’ fare nessuna richiesta specifica, ma semplicemente non vedra’ piu’ la quota del superticket applicata alle singole prestazioni ambulatoriali. Un risparmio importante per le tasche delle famiglie e una scelta strategica in un momento di grande difficolta’”, ha aggiunto l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

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