Regione Lazio: nei giorni festivi e prefestivi sono chiuse le grandi strutture di vendita
“Nei giorni festivi e prefestivi sono chiuse le grandi strutture di vendita”, ovvero quelle superiori ai 2.500 metri quadri, “indipendentemente dalla tipologia di attivita’ svolta, salvo le attivita’ dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole”. È la nuova ordinanza emanata dalla Regione Lazio contro l’aumento dei contagi da Covid-19 […]
“Nei giorni festivi e prefestivi sono chiuse le grandi strutture di vendita”, ovvero quelle superiori ai 2.500 metri quadri, “indipendentemente dalla tipologia di attivita’ svolta, salvo le attivita’ dirette alla vendita di soli generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole”.
È la nuova ordinanza emanata dalla Regione Lazio contro l’aumento dei contagi da Covid-19 che ha efficacia fino al 30 novembre 2020. “Nei giorni festivi- si legge- su aree pubbliche o private, sono chiuse le attivita’ di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con la sola eccezione delle attivita’ dirette alla vendita di generi alimentari; sono altresi’ chiusi i mercatini degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari”.
Oltre ai centri commerciali, dunque, nei weekend chiudono anche i grandi negozi con una superficie oltre i 2.500 e i mercati, salvo le attivita’ alimentari presenti all’interno. Le altre attivita’ commerciali, quelle non soggette alle restrizioni dettate da questa ordinanza e dai Dpcm, dovranno “garantire sorveglianza per verificare il rispetto delle distanze interpersonali e il divieto di assembramento; modalita’ di contingentamento/scaglionamento degli ingressi, allo scopo di assicurare i limiti numerici di presenza di clienti e addetti; le misure di sicurezza e prevenzione individuate nell’allegato 9 del Dpcm del 3 novembre 2020 ‘Linee guida per la riapertura delle attivita’ economiche, produttive e ricreative della Conferenzadelle Regioni e delle Province autonome dell’8 ottobre 2020′
