Agriturismo: economia circolare e sostenibilità
L’agriturismo romano negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita significativa sia in termini dimensionali che di fatturato. L’evoluzione della domanda ha favorito una diversificazione sempre piùspinta dell’offerta con particolare attenzione ai servizi di ristorazione. Il turista Il profilo medio del turista dell’agriturismo romano sta radicalmente cambiando: è sempre più attento alla qualità del cibo […]
L’agriturismo romano negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita significativa sia in termini dimensionali che di fatturato. L’evoluzione della domanda ha favorito una diversificazione sempre piùspinta dell’offerta con particolare attenzione ai servizi di ristorazione.
Il turista
Il profilo medio del turista dell’agriturismo romano sta radicalmente cambiando: è sempre più attento alla qualità del cibo ed al suo legame con il territorio, vuole essere protagonista del suo viaggio, non si accontenta piu’di viverlo da semplice spettatore ma vuole tornare a casa portando nel suo bagaglio esperienze ed emozioni vissute, assisteremo così ad un vero e proprio boom del turismo esperenziale. Le tristi vicende degli ultimi mesi hanno indotto gli operatori del settore a rivedere il proprio modello di business. In particolare si è cercato di valorizzare gli ampi spazi esterni delle strutture per accrescere il livello di sicurezza degli ospiti. Si sta riscoprendo il valore del camminare con la realizzazione di percorsi naturalistici mirati a soddisfare le esigenze dei più’ esperti ma anche quelle delle famiglie. I percorsi tracciati dovranno soddisfare più target, saranno in tal modo creati sentieri religiosi, archeologici, sportivi, enogastronomici ispirandosi alle differenti motivazioni di viaggio
Mobilità
Le limitazioni alla mobilità hanno inoltre costretto gli operatori a rivedere il proprio target di riferimento e a costruire la propria offerta facendo riferimento al cosiddetto turismo di prossimità. Tale situazione sta avendo un notevole impatto sulla organizzazione interna del lavoro, sulle strategie di comunicazione e promozione, sul piano di marketing e sulla presenza sui social media. La vicinanza alla Capitale spingerà poi gli operatori agrituristici a cercare un rapporto sempre più’ stretto con i player del settore del turismo romano. Il progetto Roma in food ne è una testimonianza concreta. Dovranno crescere gli accordi di collaborazione tra istituzioni scolastiche e strutture agrituristiche finalizzati alla realizzazione di progetti formativi mirati a custodire nel tempo le nostre tradizioni e a conservare arti e mestieri che si tramandano da generazioni.
Fattorie didattiche
Le fattorie didattiche saranno quindi fondamentali anche per incentivare il cosiddetto turismo di ritorno. Far tornare i nostri connazionali dall’estero nella loro terra d’origine per rivivere esperienze e situazioni fino ad oggi solo raccontate dai nonni sarà un obiettivo prioritario, è auspicabile una partecipazione della nostra Regione al progetto realizzato sul turismo di ritorno da parte del Ministero degli Affari Esteri (MAECI). Parlando di connazionali all’estero c’è da sottolineare un altro elemento cardine per l’agriturismo del futuro: l’internazionalizzazione. Il mercato estero La cultura dell’imprenditore agrituristico romano dovrà necessariamente aprirsi ad un palcoscenico più ampio dove saper competere . La capacità e la forza di vendere all’estero i propri prodotti e servizi dipenderanno dalla accresciuta professionalità, non si potràpiù prescindere da un adeguato percorso formativo. Mi preme ricordare un’altra milestone per il futuro dell’agriturismo romano: l’agrisociale. L’imprenditore agrituristico dovrà avere un ruolo sociale sempre piu’ importante per il recupero ed il reinserimento di coloro che nella propria vita sono stati meno fortunati. L’agriturismo può’ essere infatti una delle migliori palestre per tali soggetti. Sarebbe auspicabile la stesura di un “piano strategico agrisociale” condiviso tra operatori e istituzioni per alimentare un percorso virtuoso e duraturo nel tempo con obiettivi chiari e azioni mirate. Sicurezza e qualità dell’offerta dovranno essere quindi i due elementi centrali dell’agriturismo romano. La qualità dell’offerta dovrà necessariamente basarsi sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione delle risorse del microterritorio di appartenenza.
La qualità dell’offerta
Il pacchetto d’offerta sara’ sempre più caratterizzato da una contaminazione profonda tra cibo, arte e cultura. L’agriturismo romano è in grado di offrire un cocktail composto da questi tre elementi unico al mondo! Economia circolare e sostenibilità saranno i criteri ispiratori dell’imprenditore agrituristico del domani. Concludendo, il nuovo modello di business dell’agriturismo romano dovra’ muoversi necessariamente su tre gambe: quella del turismo esperienziale, quella del turismo di prossimità e quella del turismo di ritorno.
Il contenuto di tale articolo costituisce parte integrante del piano strategico agroalimentare di Roma Capitale, progetto curato dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e l’Assessorato all’Urbanisticain collaborazione con la Camera di Commercio di Roma” (Livio Terilli Manager Rete Polo Turistico -Presidente Agriturist Lazio – Universita’ G. Marconi)
