Sono stati consegnati sacchetti anti-spreco ai referenti delle scuole tiburtine (IC Tivoli I, Tivoli II, Tivoli III, Tivoli IV, la scuola Taddei e l’Istituto Enrico Fermi) che hanno aderito a “Dispensa l’eccedenza”, il progetto contro lo spreco alimentare promosso dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Tivoli e supportato da Città Metropolitana di Roma Capitale. La consegna è stata organizzata da Equoevento, organizzazione senza scopro di lucro che dal 2013 recupera e dona le eccedenze alimentari a enti caritatevoli, case famiglia, poveri e bisognosi.
Oltre ad Equoevento, partner del progetto “Dispensa l’eccedenza” sono la partecipata del Comune Asa Tivoli spa, l’associazione Banco Alimentare del Lazio, la confraternita Misericordia di Villa Adriana e Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene.
Diversi gli sforzi fatti, nell’ambito del progetto, per sensibilizzare i giovani sul tema. Asa Tivoli spa, insieme a Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, Banco Alimentare ed Equoevento, ha organizzato un ciclo di 27 lezioni, in presenza e in digitale, all’interno di sei scuole del territorio – quattro primarie di primo grado, una secondaria di primo grado e una secondaria di secondo grado – incontrando circa 1500 studenti. L’obiettivo è quello di suggerire loro delle azioni concrete da mettere in pratica al fine di tutelare l’ambiente. Tramite i sacchetti anti-spreco ora i ragazzi potranno portare a casa le eccedenze alimentari recuperate durante il pasto nelle mense scolastiche.
L’assessora alle Politiche sociali Maria Luisa Cappelli, che ha consegnato i sacchetti ai coordinatori scolastici, ha così commentato l’iniziativa: «Il progetto “Dispensa l’eccedenza” – che si compone, oltre che dell’educazione ambientale anche del recupero delle eccedenze dalla GDO e dalle attività di ristorazione, ha per Tivoli un significato importante. Siamo felici che abbia riscosso tanto successo soprattutto nelle scuole perché è da bambini che si apprendono le buone pratiche ambientali. L’entusiasmo dimostrato dagli alunni sarà sicuramente in grado di contagiare anche i familiari e gli adulti mettendo in moto una ‘macchina’ virtuosa. È fondamentale infatti che, fin da piccoli, ci si renda consapevoli dell’impatto che alcune nostre azioni possono avere sull’ambiente che ci circonda. Siamo ciò che mangiamo, dalla culla alla tomba. Anche il benessere della Terra dipende da come trattiamo gli scarti».
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