Le giornate musicali di Giacomo Carissimi a Tivoli

Nell’ambito del progetto “Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale” l’appuntamento annuale delle Giornate carissimane, dopo le precedenti edizioni già realizzate a Tivoli nel 2003, 2018 e 2019, nel 2023 torna nella città dove il giovane Carissimi, dal 1623 al 1627, ebbe il suo primo incarico professionale come cantore e organista. Nella Chiesa di S. Vincenzo in […]

Le giornate musicali di Giacomo Carissimi a Tivoli

Nell’ambito del progetto “Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale” l’appuntamento annuale delle Giornate carissimane, dopo le precedenti edizioni già realizzate a Tivoli nel 2003, 2018 e 2019, nel 2023 torna nella città dove il giovane Carissimi, dal 1623 al 1627, ebbe il suo primo incarico professionale come cantore e organista. Nella Chiesa di S. Vincenzo in via Colsereno domenica 16 aprile avrà luogo la Giornata di studi dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15:15 alle 17:15; alle 17:30 sarà scoperta la Targa “nei luoghi del Maestro”, che verrà in seguito apposta, alla fine dei lavori di restauro, nella Cattedrale di S. Lorenzo Martire. A conclusione della giornata, durante la quale è lasciato uno spazio di tempo per visitare la città con le sue numerose bellezze, sempre nella Chiesa di S. Vincenzo, alle ore 18:00 avrà luogo il Concerto “Quid agis cor meum” dell’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso.

PROGRAMMA CONVEGNO di studi interdisciplinari | ore 10:30 – 13:00 / 15:15 – 17:15 Saluti istituzionali : S.E. mons. Mauro Parmeggiani Vescovo di Tivoli e Palestrina, Giuseppe Proietti Sindaco di Tivoli, Maurizio Pastori Presidente Amici della Musica di Tivoli, Flavio Colusso Presidente Musicaimmagine

Prima Sessione di studi: presiede Flavio Colusso – MAURIZIO PASTORI, Il giovane Jacomo a Tivoli: tre maestri e un mecenate – LUCA POLIDORO, I ‘benefici’ di Urbano VIII e i ‘censi’ del Maestro – ANNE MARIE DRAGOSITS, «L’Apollinare quanto a musica è il paradiso terrestre».

La formazione del castrato Raffaello con Kapsperger e Carissimi – LUIGI VERDI, ‘Autografi contesi’ di Giacomo Carissimi Seconda Sessione di studi : presiede Agostino Ziino – CLAUDIO STRINATI, Le arti e gli artisti a Tivoli al tempo del giovane Carissimi – GALLIANO CILIBERTI, Un caso di musica picta: il mottetto “In te Domine spes mea” attribuito a Carissimi – MICHELE VANNELLI, La “Missa La luna piena” di Corsi da Celano – CECILIA CAMPA, Anno Domini 1629. Musici e massimi sistemi sotto l’egida barberiniana SCOPRIMENTO TARGA “nei luoghi del Maestro” ore 17:30 CONCERTO “Quid agis cor meum” | ore 18:00 Oratori, mottetti e cantate di G. Carissimi. Ensemble Seicentonovecento, direttore al cembalo, Flavio Colusso, Maria Chiara Chizzoni, soprano; Mauro Borgioni, baritono; Andrea Damiani, tiorba Istituite da Musicaimmagine nel 2013 per festeggiare i trent’anni di attività di Flavio Colusso e dell’Ensemble Seicentonovecento intorno all’opera di Giacomo Carissimi (Marino, 18 aprile 1605 – Roma, 12 gennaio 1674), le Giornate carissimiane sono appuntamenti “nei luoghi del Maestro”, dove egli visse, operò ed è sepolto; nel 2023 ricorre il 40° anno di tale percorso. Momenti di incontro e confronto per approfondire la conoscenza di uno dei più grandi musicisti della storia la cui figura sfuma in un’aura mitica, le Giornate sono inoltre occasione per ascoltare rare pagine di musica, alcune in prima esecuzione, celebrare le «Messe per l’anima sua» richieste da Carissimi in punto di morte, e visitare luoghi di particolare interesse storico-artistico. Il giovane Jacomo, dopo la morte della madre, si trasferisce a Tivoli dove figura come cantore nel Duomo dal 1623 sotto la direzione dell’arciprete Aurelio Briganti Colonna e per il servizio prestato per quattordici mesi, percepisce quattordici scudi e cinque giuli (doc.Capitolare Libro delle sindacazioni).

Grazie ad Alessandro Capece, maestro di cappella del Duomo dal novembre 1624 al dicembre 1626, ottiene la nomina di organista e un aumento di stipendio di cinquanta baiocchi, incarico che continua a rivestire anche sotto la direzione del nuovo maestro di cappella Francesco Mannelli (ultimo pagamento del 30 aprile 1627, Libro delle sindacazioni). Dopo questi primi incarichi si trasferisce ad Assisi come maestro di cappella della Cattedrale di san Rufino (1628-1629) per poi divenire maestro di cappella di Sant’Apollinare a Roma e del Collegio Germanico, luoghi da cui la sua fama di compositore e didatta si diffuse in tutto il mondo. Corteggiato dai regnanti d’Europa, fra i quali la regina Christina di Svezia che lo nominò “Maestro di cappella del concerto di Camera” della sua corte romana, Carissimi volle rimanere sempre al Collegio dell’Apollinare.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le istituzioni scientifiche e culturali collegate al progetto Giacomo Carissimi Maestro dell’Europa Musicale e al progetto La via dell’Anima, incentrato sui manoscritti musicali della collezione di Fortunato Santini della Diözesanbibliothek di Münster.

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