Guidonia: inaugurato il percorso museale dell’aeroporto militare
Ricerca e avanzamento tecnologico: questi i temi al centro della giornata di oggi presso l’aeroporto militare di Guidonia, che ha visto l’inaugurazione del percorso storico museale delle aeree che furono della Direzione superiore studi ed esperienze (Dsse), centro di sperimentazione aeronautica sorto nel 1935 e vero e proprio fiore all’occhiello della sperimentazione aeronautica, fino ai […]
Ricerca e avanzamento tecnologico: questi i temi al centro della giornata di oggi presso l’aeroporto militare di Guidonia, che ha visto l’inaugurazione del percorso storico museale delle aeree che furono della Direzione superiore studi ed esperienze (Dsse), centro di sperimentazione aeronautica sorto nel 1935 e vero e proprio fiore all’occhiello della sperimentazione aeronautica, fino ai bombardamenti del 1945. Una storia, quella dell’aeronautica militare, quest’anno al suo centesimo anniversario, fatta di primati ed eccellenze tecnologiche, applicati poi anche ad altri campi, per esempio quello dei treni. L’ospite d’eccezione di oggi è stata la professoressa Amalia Ercoli Finzi, la prima donna laureata in ingegneria aeronautica.
“Ora stiamo tornando sulla Luna”, ha promesso la professoressa nel suo intervento. “Abbiamo intrapreso un nuovo programma, Artemis. Finalmente, dopo Apollo, abbiamo anche un programma femminile!”, ha ricordato Ercoli Finzi, che ha poi spiegato: “È un programma ‘a risparmio’: si cerca di usare il più possibile quello che già c’è e si sa che funziona, come ad esempio la capsula, fatta in Europa con il modulo di servizio Atd”. Nella capsula, inoltre, “ci saranno 5-6 persone, in maggioranza donne. Sarà una grande impresa. L’orbita poi sarà ‘angelica’, cioè partirà da 3mila km e arriverà a 70mila km di distanza dalla Luna. In questo modo, non ci saranno eclissi, cioè sarà sempre visibile dalla Terra per poter intervenire”, ha detto la professoressa Ercoli Finzi. Ma non è solo la Luna ad attenderci: c’è anche Marte, un pianeta “maledetto”, come lo ha definito Amalia Ercoli Finzi, visto che la metà delle nostre missioni sono fallite. “Ma era un pianeta bellissimo, pieno di acque e foreste e ora ridotto a un deserto. È la fine che rischia di fare la nostra Terra, se continuiamo con il disastro dei cambiamenti climatici”. E poi le lune di Giove, “piene di oceani di acqua liquida dove magari possiamo trovare delle ‘bestioline’…”.
D’altra parte, “l’aeronautica guarda per sua natura allo Spazio come il dominio successivo”, ha detto il Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio, Comandante del Comando Scuole/3^ R.A.. “Siamo qui- ha aggiunto- per vedere tornare alla luce la Dsse. La prima volta che sono arrivato qui è stato 40 anni fa e la Dsse era caduta in oblio. Oggi, dopo 40 anni, siamo qui a vederla tornare in vita. È un risultato incredibile che ci ridà il DNA della nostra Forza Armata e della città di Guidonia. È un regalo che facciamo a noi come Forza Armata e a tutti i Guidoniani. È un viatico- ha concluso- per conoscere e comprendere il nostro passato, perché solo così possiamo comprendere il presente e guardare al futuro”. Il percorso museale, ha spiegato il Colonnello Michele Cesario, comandante del 60° stormo, sarà strutturato in due parti: la visita ai ruderi del Dsse e una seconda parte museale, dove si potrà vivere la realtà virtuale immergendosi nel ‘digital twin’, il gemello digitale degli impianti del Dsse.
