Caro Direttore,
duecentodieci miliardi del PRNN messi a disposizione dell’ Italia, parte a fondo perduto, parte in prestito, sembrano essere una quantità di denaro difficilmente impiegabile per intero a causa della scarsa efficienza dell’apparato statale, segnatamente in alcuni suoi settori, e talvolta anche a causa della bizzarra allocazione dei fondi. Tanta è la fatica e l’ansia di rispettare i tempi di impiego dei fondi assegnati che si è perfino ventilata l’ipotesi di rinunciare a una parte dei finanziamenti. Nella nostra città abbiamo un increscioso caso. Da tre o forse quattro anni la scuola elementare, detta del Gesù, è chiusa a seguito di un controllo sulla sua staticità condotto da tecnici dei preposti uffici, i quali hanno accertato la sua inagibilità, stabilendo, quindi, che l’edificio andava demolito e ricostruito secondo la normativa aggiornata per garantire la sua sicurezza.
Da allora i bambini di questa scuola sono stati sparpagliati in varie altre scuole o presso edifici con diversa destinazione. Evidenti , quindi, i disagi degli alunni e delle loro famiglie e degli insegnanti. Da informazioni assunte risulta che l’Amministrazione comunale abbia redatto un progetto di demolizione e ricostruzione dell’edificio corredato dei necessari pareri favorevoli emessi dagli enti competenti. Manca , però, il finanziamento. Ma come è possibile? Presso il Ministero dell’Istruzione ritengo debba esserci una divisione, un dipartimento, una sezione, un buco qualsiasi dove, regione per regione, si registrano le emergenze dell’edilizia scolastica e si provvede di conseguenza. Scendendo di livello, la stessa considerazione va fatta per la Regione e per l’Area metropolitana. Se così non è, si spiega il motivo per il quale non si trovano i fondi per ricostruire una scuola e invece si destinano finanziamenti per realizzare un campo di calcio in un piccolo comune di poche anime, che per di più si rifiuta di consorziarsi con i comuni vicini per il suo uso.
Non ci si può rassegnare a non beneficiare dei fondi del Prrn rischiando di non realizzare l’opera chissà per quanto tempo ancora. Giunti a questo punto, ritengo che sarebbe opportuna, anzi direi necessaria, una iniziativa popolare a supporto di quanto operato finora dal Sindaco Proietti dall‘assessore comunale Di Giuseppe e dall’assessore alle Opere pubbliche della Città Metropolitana Manuela Chioccia e di quanti ancora sono impegnati a fare per la favorevole soluzione del caso. Mi rivolgo , quindi, a te, affinché ti faccia, attraverso il tuo giornale, promotore di una raccolta di firme tra i cittadini che rappresentino i disagi di bambini, insegnanti e famiglie private di u edificio scolastico e quindi la necessità e l’urgenza di finanziare il progetto citato per la sua realizzazione in tempi ragionevoli. Un cordiale saluto
Alcibiade Boratto
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