“Tivoli e le sue acque”, un documentario alle Scuderie Estensi

L’acqua dell’Aniene rende Tivoli ricca di luoghi magici, penetra in ambiti antichissimi la cui memoria è documentata dalle vestigia che ancora emergono dal travertino eroso ed arrotondato dal suo scorrere. Appare nella leggenda della fondazione della città risalente ad oltre tremila anni fa, l’acqua del fiume tiburtino. Ha provocato rovine esondando e spinto menti evolute dell’ottocento a deviarne il corso forando la montagna, così da non essere più portatrice di devastazioni. Come ringraziamento continua a donare il fascino della Grande cascata e continuerà a farlo finché l’ACEA lascerà acqua nell’Aniene. Ed i suoi regali non si sono esauriti se continua a far girare le macchine che producono energia elettrica senza inquinare.

Le Scuderie Estensi

Tante opere d’arte l’hanno celebrata e continuano a farlo. Mancavano immagini nuove, dall’alto, ottenute grazie ai nuovi strumenti tecnologici che altrove in questi giorni, trasportano strumenti di morte ed in un filmato, invece, celebrano la bellezza. Sarà proiettato nelle Scuderie Estensi, il 3 Giugno alle ore 17.30, nell’ambito delle manifestazioni programmate per il Natale di Tivoli, il Documentario “Tivoli e le sue acque”. Questa volta il regista Domenico Parisse, dopo aver realizzato il pluripremiato documentario “l’Aniene ed i suoi giganti”, che aveva mostrato in tutta la loro maestosità i grandi ponti degli acquedotti romani, ha voluto mettere in risalto anche i luoghi nascosti di una Tivoli dell’acqua che ancora in pochi conoscono e che va oltre Villa Adriana e Villa D’Este. Il racconto parte da Villa Gregoriana, percorre e scopre le molteplici cascate, naturali e artificiali che l’acqua dell’Aniene, dopo essere precipitata dalla Grande cascata ed aver prodotto energia elettrica, genera nella Valle dell’inferno ben descritta, con dovizia di particolari, da Carlo Innocenti nel suo libro omonimo ancora in distribuzione. Una Valle nascosta in cui il fiume di Tivoli scorre tra alte pareti, in un paesaggio naturale unico, dominato dall’alto dal Santuario di Ercole vincitore, dalla città medievale, dalle prime centrali idroelettriche italiane, dalle vecchie cartiere dismesse. Lo scorrere dell’acqua transita poi sotto l’antico Ponte dell’Acquoria, antichissimo punto di attraversamento, per aprirsi nel lago artificiale di Favale diventato una vera e propria oasi faunistica e dirigersi verso Ponte Lucano.

Grotta Polesini

La narrazione si sofferma alla Grotta Polesini, luogo dove gli uomini del Neolitico hanno vissuto circa diecimila anni fa. Qui, immagini uniche ed inedite, mostrano una esplorazione del lago sotterraneo riservata solo a chi, munito di attrezzatura specifica, ha esperienza di speleologia e immersioni. La grotta regala emozioni, per ottenere le immagini sono occorse oltre tre ore per l’accesso, le riprese in acqua e l’emersione in superficie, tutto in sicurezza. Strettissimo ma affascinante, il cunicolo scavato nei millenni dallo scorrere dell’acqua in una fenditura del banco di travertino, limpidissima l’acqua della sorgente che crea il piccolo lago e riempie fino alla volta una seconda sala della grotta ancora inesplorata.

Il regista

Il regista si è avvalso della professionalità di Danilo Ceirani speleologo membro dell’ArcheoTibur e dell’aiuto di Paolo De Santis, sommozzatore e speleologo coadiuvato da Marta De Santis. Il documentario si chiude con immagini spettacolari del Mausoleo dei Plauzi e del fiume Aniene la cui acqua bianca testimonia del perenne conflitto tra estrazione del travertino e tutela del corso d’acqua dall’inquinamento.

Le collaborazioni

Importante, per la realizzazione del documentario, è stata la collaborazione per l’organizzazione e l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie ad effettuare le complesse riprese, di un gruppo di persone che, amando Tivoli e l’Aniene, ne conoscono storia e territorio: Simone Ferro, Gianni Innocenti, Francesco Perini e Giorgia Montesano, alla loro disponibilità ed alla loro guida, si devono molte delle informazioni che hanno consentito la realizzazione di un documentario con immagini, finora uniche, di una Tivoli che continua a sorprendere. L’invito alla visione, di circa trenta minuti, è per sabato 3 Giugno, dalle ore 17.30 presso le Scuderie Estensi.

Nella foto il qrcode con cui si può scaricare il video su link: https://domenicoparisse.netsons.org/

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