Strada dei Parchi: tra tribunali e spiragli

In base alla linea prefigurata dal Ministro delle infrastrutture Salvini e proposta alla delegazione dei Sindaci abruzzesi e laziali nell’incontro del 20 Aprile, un nuovo incontro, finalmente tecnico si è svolto nella Sala della biblioteca del Ministero dei trasporti. In rappresentanza dei 118 comuni la delegazione vede sindaci e amministratori dei Comuni di Castelli, Vicovaro, […]

Strada dei Parchi: tra tribunali e spiragli

In base alla linea prefigurata dal Ministro delle infrastrutture Salvini e proposta alla delegazione dei Sindaci abruzzesi e laziali nell’incontro del 20 Aprile, un nuovo incontro, finalmente tecnico si è svolto nella Sala della biblioteca del Ministero dei trasporti. In rappresentanza dei 118 comuni la delegazione vede sindaci e amministratori dei Comuni di Castelli, Vicovaro, Subiaco, Tivoli, Carsoli, Pescina, Avezzano, Magliano. Erano inoltre presenti il Direttore generale per le strade e le autostrade Felice Morisco, per ANAS il responsabile del compartimento Abruzzo Antonio Marasco, i tecnici del Commissariato per la sicurezza del Bacino idrico del Gran Sasso e quelli del Commissariato per l’adeguamento e la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25 oltre agli assessori competenti delle regioni Abruzzo e Lazio.

Le tematiche da affrontare

Per la prima volta, dopo cinque anni di azione decisa dei Sindaci, sono state messe sul tavolo tematiche da affrontare e risolvere per rendere sicura, moderna e funzionale la A24/A25: sicurezza, caro pedaggi e tutela dei lavoratori. Il rappresentante di Anas, Dot. Marasco, ha messo a conoscenza dei lavori di manutenzione ordinaria poti in essere e necessari alla sicurezza generale.

Lo stato dell’arte dei lavori

Le strutture commissariali, per la sicurezza, diretta dal Dot. Corsini, e per il traforo del Gran Sasso diretta dal Dot. Gisonni, hanno illustrato lo stato dell’arte dei lavori in essere per migliorare la sicurezza dell’arteria autostradale e del traforo del Gran Sasso. In particolar modo per i lavori sul traforo è stato riferito che si sta procedendo con un unico progetto e appalto integrato. Per la realizzazione dell’opera occorrono 180 milioni di euro mentre ne sono disponibili 120, mancano 60 milioni una parte dei quali verrà recuperata dai fondi messi a disposizione dal commissario per la sicurezza, la rimanente dovrà essere stanziata con interventi politici. Per le tariffe è stato ribadito il blocco attuale mentre per ridurle occorrerebbero nuovi finanziamenti. Sul tema dei lavoratori sono state annunciate garanzie di tutela per ognuno di essi anche se il programma vede l’estensione della automazione in tutti i caselli di uscita. Sul tema scottante, visto l’avvicinarsi del 31 dicembre, scadenza prevista dalla Legge per l’avvio della nuova società di gestione della A24/A25 affidata attualmente ad Anas, il Ministero delle infrastrutture ancora non ha trovato soluzione e viene ipotizzata una legge di proroga. Il prossimo tavolo tecnico istituzionale sarà convocato per la metà di luglio. Il Ministero si è impegnato a mettere a disposizione, prima della metà di Luglio, gli elaborati progettuali del tracciato e delle soluzioni a medio e a lungo termine fino ad ora trovate per i tratti critici, unitamente ad eventuali proposte per la riduzione delle tariffe, sulle quali i Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo nei successivi incontri saranno chiamati ad esprimersi con valutazioni, proposte e soluzioni.

I Sindaci e il tavolo tecnico

I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo hanno espresso cauta soddisfazione per l’avvio del tavolo tecnico che comunque ha fatto emergere la necessità, per una completa messa a norma e sicurezza della A24-A25, una autostrada dichiarata strategica agli effetti della Protezione civile e sul cui tratto romano si rilevano passaggi di 60-70.000 mezzi al giorno, di ben quindici miliardi. Appena toccato però un altro tema molto scottante, il versante giudiziario ha visto una sentenza del Tribunale de L’Aquila a favore della Toto Holding: secondo la perizia del tecnico consulente, viadotti e pilastri non sono in condizioni di pericolo, cadrebbe così una delle motivazioni secondo le quali era necessario revocare la concessione.