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Stop alle truffe: vademecum ai comuni per aiuto ai cittadini

Dopo la presentazione dello scorso 16 maggio a Roma presso la Camera dei Deputati, continua il progetto ‘Stop alle Truffe’, e così Facile.it e Consumerismo No profit, promotori dell’iniziativa, hanno recapitato a tutti i comuni italiani un vademecum rivolto ai cittadini perché possano riconoscere le truffe in ambito luce e gas e difendersi.
Secondo i dati di un’indagine realizzata in occasione del lancio dell’iniziativa ‘Stop alle Truffe’, nata dalla collaborazione tra Facile.it e Consumerismo No Profit, solo negli ultimi 12 mesi, sono stati quasi 4 milioni gli italiani finiti vittime di truffe o tentativi di frode in ambito energia e, sostengono Facile.it e Consumerismo No Profit, è fondamentale aiutare i consumatori non solo a riconoscere gli episodi di frodi più comuni quando si è alle prese con il cambio di un fornitore luce e gas e dare loro gli strumenti utili per difendersi, ma anche assistere coloro che sono già finiti nella rete dei truffatori. Fin dalle prime battute la campagna ha riscosso grande successo tanto che, a poche ore dal lancio del progetto, moltissimi utenti avevano già segnalato la propria esperienza chiedendo un consiglio su come comportarsi a seguito del tentativo di truffa o domandando supporto avendo già appurato di aver subito una frode.
NUOVI CONTENUTI ARRICCHISCONO IL SITO – Il sito (www.stopalletruffe.it) – contenitore ricco di materiali, tra cui articoli, video, guide e podcast – si è arricchito con nuove videopillole all’interno delle quali è possibile trovare i consigli degli esperti per riconoscere i campanelli di allarme ed evitare di cadere nella trappola dei frodatori.
Ai primi video che spiegano, ad esempio, l’importanza delle sigle POD e PDR, di come spesso la fretta sia una cattiva consigliera e di quanto sia fondamentale verificare l’attendibilità di chi si presenta alla porta di casa proponendo offerte allettanti, si aggiungono nuove videopillole che trattano tematiche altrettanto importanti: dal phishing – tecnica molto utilizzata dai truffatori anche nell’ambito luce e gas – al cosiddetto diritto di ripensamento, fino alla spiegazione di alcune nozioni di base (ad esempio che il cambio fornitore non comporta mai, in alcun caso, un’interruzione della fornitura di energia).
“Il progetto è nato con uno scopo ben preciso, quello di dare strumenti utili a tutti gli italiani per evitare di cadere nella trappola dei malfattori- spiegano i promotori dell’iniziativa- In un contesto come quello attuale, caratterizzato dall’aumento dei prezzi, il web offre ai cittadini diverse opportunità per risparmiare sulle principali voci di spesa familiare, ma se non si fa attenzione si rischia di incorrere in qualche truffa.
Proprio per questo mettiamo al servizio dei consumatori le nostre esperienze per dire, tutti insieme, Stop alle truffe”.
TRUFFE BOLLETTE LUCE E GAS – Il progetto ‘Stop alle Truffe’ è nato per aiutare i consumatori in un contesto in cui il fenomeno delle frodi è in costante aumento tanto che – secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat – nell’ultimo anno sono stati ben 4 milioni gli italiani caduti vittime di una truffa o di un tentativo di truffa nell’ambito delle bollette luce e gas, il 28% in più rispetto all’anno precedente, con un danno stimato di oltre 1,2 miliardi di euro. L’indagine ha messo in evidenza come, all’interno delle principali voci di spesa familiare, le bollette luce e gas siano l’ambito più colpito dai malfattori.
Guardando alle modalità di truffa emerge che il finto call center è lo strumento più utilizzato per questo genere di frodi (53%), mentre in un caso su cinque il truffatore ha bussato direttamente alla porta di casa della vittima (21%). Non mancano le frodi via web, in particolare tramite false e-mail (34%) o finti siti web (14%).
Dati interessanti sono emersi anche analizzando il profilo di chi è stato truffato o, comunque, ha subito un tentativo di frode: i rispondenti con età compresa tra i 35 e i 44 anni si confermano essere la categoria prediletta dai malfattori (13,3% a fronte di una media nazionale pari al 9,4%). Guardando, invece, al livello di istruzione, emerge che i più truffati sono i rispondenti con un titolo di studio universitario, con una percentuale di vittime pari al 13%, valore in aumento del 31% rispetto alla precedente rilevazione.
Come si comportano le vittime dopo una truffa? Quasi 6 su 10 hanno dichiarato di non aver denunciato l’accaduto (58%), percentuale pari ad oltre 2,3 milioni di individui. Dietro alla scelta di non recarsi al commissariato di Polizia ci sono spesso ragioni legate all’importo della singola truffa, oppure ragioni psicologiche; il 19% di chi ha subito una frode o un tentativo di truffa non ha denunciato perché “si sentiva ingenuo per esserci cascato” (+ 27% rispetto alla precedente rilevazione), mentre il 10% perché “non voleva che i familiari lo scoprissero” (dato in crescita di oltre il 200%).

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